Si avvicina la partita di Europa League che vedrà affrontarsi Roma e Feyenoord (20 aprile). Considerati gli ultimi episodi di tifoseria violenta, è comprensibile la tensione che si avverte attorno al match. Mancano poco più di venti giorni all'incontro, e al Viminale si sta prendendo in considerazione l'idea di vietare la vendita dei biglietti ai tifosi della squadra olandese con sede nella città di Rotterdam.
I precedenti
Le premesse non sono buone. Come ricordato da Il Messaggero, sono stati proprio glu ultras del Feyenoord, nel 2015, a devastare Campo de’ Fiori e il centro di Roma, arrivando addirittura a danneggiare la fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna. L'opera, restaurata pochi mesi prima, venne riempita da bottiglie di birra, cartacce, e rifiuti di vario genere. L'assessore alla Cultura di allora, Giovanna Marinelli, parlò di danni al candelabro centrale della fontana.
Non mancarono lanci di bottiglie, fumogeni e bombe carta, e scontri con la polizia, costretta a intervenire per riportare l'ordine. Alla luce di ciò, non sorprende l'atteggiamento prudente del ministero dell'Interno.
I divieti, in ogni caso, potranno servire fino a un certo punto, perché nulla impedirà realmente agli ultras del Feyenoord di raggiungere la Capitale, come del resto è accaduto due settimane fa per la partita di Champions League Napoli-Eintracht. L'allarme, insomma, resta alto. "Bisogna vietare la trasferta. Serve un atteggiamento molto duro a tutela della città", è arrivato a dire il sindaco di Roma Roberto Gualtieri dopo aver appreso la notizia del sorteggio Roma-Feyenoord.
Non mancano le pressioni
Se da un lato si pensa di bloccare gli ultras per tutelare città e persone, dall'altro c'è la Uefa che fa pressioni sul governo affinché anche ai tifosi del Feyenoord venga permesso di assistere alla partita all'Olimpico. La tifoseria, spiegano i vertici, è parte integrante del calcio e della competizione.
Ma la ragione non è solo questa. Si pensa ai danni che il blocco potrebbe comportare dal punto di vista economico. La partita fa muovere denaro: per le trasferte, per il cibo e per tutta quella serie di servizi offerti ai fan. Viene inoltre fatto notare che uno stop da parte dell'Italia non sarebbe apprezzato, e non gioverebbe alla sua candidatura per gli Europei del 2032.
Dal canto loro, le squadre di calcio avrebbero deciso di prendere provvedimenti per cercare di tamponare la situazione. I calciatori si incontreranno nelle rispettive scuole, mentre per i tifosi saranno a disposizione delle fan-zone, così che non possano liberamente circolare per la città.
I timori restano
Che si decida o meno di vietare la vendita dei biglietti ai tifosi provenienti da Rotterdam permane comunque lo stato di allerta. Nulla, infatti, impedirà agli ultras di raggiungere la Capitale. Forse l'assenza del biglietto scoraggerà qualcuno, ma è molto probabile che qualche tifoso vorrà comunque presentarsi.
A vigilare sulle strade di Roma saranno oltre 2mila agenti, e
la speranza è di non assistere ad altre scene di guerriglia urbana. Purtroppo i problemi organizzativi sono tanti, a partire dal fatto che, al momento, nella Capitale manca un prefetto, ancora da nominare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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