Alla viglia dell'esordio agli Europei nella sfida con l'Albania il commissario tecnico Luciano Spalletti incontra i giornalisti e parla a ruota libera. Prima di tutto evocando il sogno e le speranze degli italiani. "Siamo protagonisti del sogno di ciascun italiano che usciva col pallone sotto braccio e rientrava di sera con la faccia stanca, le ginocchia spaccate, la maglia sudata. Per loro noi siamo degli eroi, dei giganti, dobbiamo crearci questa corteccia, questa scocca del calciatore che non soffre ambientazioni, livelli di tornei, importanza di partite, dobbiamo andare lì e far vedere che i giganti e gli eroi non hanno timore di giocarsi una partita di calcio. Ognuno di noi deve avere la sua cassetta degli attrezzi per svitare e avvitare ciò che si serve".
Spalletti usa e dosa bene le parole, che però restano parole. Nel calcio contano i fatti, e quindi il campo. Il debutto da campioni in carica non è mai facile. L'Italia è chiamata a fare bene, a non deludere le aspettative, non a vincere per forza. Ma di certo gli Azzurri in campo dovranno dimostrare di meritare la maglia. Poi quello che sarà lo stabilirà il campo. Dopo questa forte iniezione motivazionale il ct toscano è tornato su una vecchia polemica, quella della Play Station, che risale allo scorso mese di febbraio. "Non ho detto che non si può giocare alla Play Station - precisa il ct -, ho detto che non si deve restare svegli fino alle 4 del mattino. Ho detto che non voglio che siano svegli prendendo a esempio un gioco - precisa -, mi interessa che la notte si dorma. Io non permetto che la notte si stia svegli e poi la mattina si arriva stanchi. Noi gli abbiamo creato una sala giochi dove ci sono due Play Station bellissime alle quali ho giocato anch’io, ma lo devono fare negli orari corretti. Un giocatore non può stare sveglio fino alle 3 o alle 4 di mattina dobbiamo avere uno stile di vita corretto per dare il meglio di noi stessi nella gara".
Messaggio recepito dai giocatori? Lo scopriremo. Di certo la decisione di mettere due Play Station nella sala giochi del ritiro azzurro è un segnale importante: ct e federazione sono favorevoli allo svago e al divertimento degli atleti, ma senza esagerare. Il riposo di notte è parte essenziale nella vita dei calciatori, specie durante un torneo.
Di nuovo spazio all'aspetto motivazionale. "A volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa - spiega Spalletti - però le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono risultati che sono il contrario di quello che avrebbe voluto lo sviluppo di una partita. Far vedere sempre qual è il tuo brand di calcio che vuoi fare è importante e si va in questa direzione. A volte il problema sono gli avversari e non ci si riesce. La nostra squadra cercherà di far capire il calcio che vuole fare.
Non ci assicura di avere risultato pieno ma ci dà la sensazione di far parte di un assieme. Non sono solo quelli in campo, ma ci sono 60 milioni che tifano da casa a cui chiediamo di essere in campo con noi".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.