Con un fatturato cresciuto del 36% tra il primo e il secondo trimestre 2009, e del 3,1% tra primo semestre 2008 e primo semestre 2009, il Gruppo Came, leader internazionale nei campi automazione, sicurezza attiva e controllo accessi automatici (fatturato 2008: 150 milioni; Ebitda pari al 20% del consolidato), oggi può a buon diritto proclamare che la ripresa è iniziata, a dispetto della perdurante congiuntura sfavorevole. In questo quadro promettente spicca l'ottimo +6% ottenuto negli Usa nei primi 8 mesi dell'anno, in controtendenza con l'andamento di quel mercato. Spiega il presidente Paolo Menuzzo: «Grazie anche all'impennata delle vendite negli States, dove siamo presenti fin dal 1996, potremo contenere il calo del consolidato 2009 entro il limite del 5%, mentre il settore perde fino al 15%».
Per sfruttare appieno l'onda favorevole che proviene dagli USA, il Gruppo ha aperto nel luglio scorso una nuova sede a Miami da 4 milioni di euro, grazie anche alla quale pensa di poter cogliere l'obiettivo dei 15 milioni di fatturato statunitense di qui ai prossimi 3 anni. E proprio dalle Americhe sono pervenuti al Gruppo veneto alcuni degli incarichi di maggior rilievo. Tra gli altri, l'installazione di dissuasori e di una barriera di segnalazione (valore: 250.000 dollari) per difendere gli accessi della "Casa de las Garzas", il palazzo del Presidente della Repubblica di Panama, l'italopanamense Ricardo Martinelli. Un'altra prestigiosa commessa ha riguardato l'Heinz Field Stadium di Pittsburgh, in Pennsylvania, che ospita le partite della squadra campione USA di football.
Tra i Paesi che stanno dando le maggiori soddisfazioni al Gruppo c'è anche la Francia. Con un investimento di 3,5 milioni, la famiglia Menuzzo sta per acquisire il completo controllo della filiale Came Loire Ocean (prima ne deteneva il 30%) che gestisce la rete distributrice dell'area Nord-Ovest e genera un fatturato di 5,6 milioni di euro. «Con il controllo diretto della filiale - precisa il presidente - riteniamo possibile aggiudicarci entro il 2010 il 25 % del mercato francese, che per il nostro Gruppo ha un valore di oltre 50 milioni di euro e dove già siamo leader assoluti». Tra le più recenti commesse conquistate, l'installazione di 300 porte automatiche all'Hopital des Invalides di Parigi (una realizzazione da 600mila euro, che verrà effettuata a inizio 2010), e un sistema integrato di controllo accessi per il Centro Nazionale d'Informazione Stradale di Rosny sous Bois.
Il comparto del controllo accessi è tra quelli a crescita più veloce. «E noi l'abbiamo capito per tempo - sottolinea Menuzzo - acquisendo a inizio 2008 la Furini, azienda milanese specializzata in progettazione e produzione di tornelli automatici, grazie alla quale oggi abbiamo i più richiesti sistemi per ambienti collettivi come stadi, aziende, metropolitane». Nel 2008 Furini ha incrementato il fatturato del 150% all'estero e di oltre il 30% in Italia. Altre acquisizioni sono in vista nel mondo della Home and Building Automation, mercato che a livello mondiale cresce del 30% l'anno e che, secondo Assodomotica, in Italia varrà 400 milioni entro il 2010 (erano 42 nel 2005).
Il Gruppo Came, guidato dalla famiglia Menuzzo, comprende Came Cancelli Automatici SpA, Came Service, Urbaco, Furini e Jolly Motor (acquisita all'inizio dell'anno), e ha 13 filiali nel mondo. Investe in media oltre 5 milioni di euro l'anno in R&D. I dipendenti sono 370. Dall'estero proviene il 65 % del fatturato, con un previsto +7% entro il 2010 grazie anche alle nuove sedi in Russia (appena inaugurata) e in India (apertura a inizio 2010).
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