La camicia più nuova ha la stampa hawaiana

Questa edizione di Pitti Immagine Uomo funge da manifesto per ricordare l'importanza del made in Italy e la sua essenzialità se vogliamo uscire dalla crisi economica. Da oggi, infatti, nel capoluogo toscano si celebrano i 60 anni del Centro di Firenze per la Moda Italiana, associazione con l'obiettivo di promuovere e internazionalizzare il nostro sistema moda attraverso varie manifestazioni tra cui Pitti Immagine (che controlla nella misura dell'85%). Tutto iniziò il 12 febbraio 1951 quando Giovan Battista Giorgini, che acquistava prodotti dell'artigianato italiano per i grandi negozi americani (oggi lo definiremmo buyer), invitò alcuni suoi importanti clienti ad assistere alla prima sfilata d'Alta Moda italiana. Le sartorie presenti, dieci per l'alta moda (come le Sorelle Fontana e Veneziani) e quattro per la boutique tra cui Emilio Pucci, allestirono la passerella nel salone settecentesco della casa di Giorgini, in via dei Serragli. Le edizioni successive furono così prestigiose che nel 1952 il comune di Firenze aprì all'iniziativa la Sala Bianca di Palazzo Pitti e nel 1954 si costituì il Centro Moda. Ricchissimo il calendario degli eventi «Firenze Hometown of Fashion» per festeggiare il prestigioso compleanno, iniziati già ieri sera con il concerto di Andrea Bocelli e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal Maestro Eugene Kohn e con l'inaugurazione della nuova illuminazione di Ponte Vecchio, progetto donato e curato dal designer Stefano Ricci. L'idea più brillante «Monumental Pucci», un'installazione ideata da Pitti Immagine per Emilio Pucci che consiste nel vestire il Battistero di Piazza San Giovanni con il disegno del foulard «Battistero», creato dal Marchese Emilio Pucci nel 1957 nei fulgidi toni dei paesaggi mediterranei. Il quadro foulard originale è esposto sul lato abside del Battistero, mentre da domani potrete assistere (e acquistare) la creazione del «fazzoletto» d'archivio nella boutique Emilio Pucci di Firenze.
Altri quattro sono i grandi protagonisti della moda internazionale born in Florence, cui è dedicata «Florence and Fashion», mostra fotografica realizzata da Vogue Italia e allestita nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio: Salvatore Ferragamo, Gucci, Roberto Cavalli e Ermanno Scervino. Dopo aver sostenuto il restauro di dieci arazzi cinquecenteschi di Palazzo Vecchio, oggi Gucci apre gratuitamente le porte del proprio museo e fino al 20 giugno, dalle ore 23, un'illuminazione scenografica a cura di Mario Nanni animerà la facciata del museo stesso. Ermanno Scervino ha voluto ricordare Giovanni Battista Giorgini con una collezione ispirata alla Sala Bianca di Palazzo Pitti, mentre dal 19 giugno al 12 aprile 2015 Museo Salvatore Ferragamo accoglierà «Equilibrium». La mostra, a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti, è dedicata al mondo del piede (e del camminare) che Ferragamo ha studiato per anni dal punto di vista architettonico, ingegneristico, artistico, paleontologico e filosofico come dimostrano i suoi brevetti. «Equilibrium» mette a confronto opere d'arte eccezionali di Canova, Degas e Matisse, antiche raffigurazioni in bronzo e marmo di piedi e figure danzanti, i video di Marina Abramovic e le illustrazioni di Albrecht Durer, per citarne alcuni. Viene, invece, inaugurata oggi «Vezzoli Primavera-Estate», mostra personale di Francesco Vezzoli visitabile fino al 20 giugno in tre case-museo: Museo Bardini, Casa Martelli e Museo Bellini. All'interno di ogni museo Vezzoli infiltrerà, come fossero impertinenti violazioni, una serie di opere contemporanee stimolando lo spettatore a un confronto con le collezioni preesistenti. Sempre da oggi al 20 giugno, nel Foyer dell'Opera di Firenze, apre l'esposizione «I costumi della Sartoria Tirelli», dedicata al celebre atelier romano. Protagonisti una selezione di abiti realizzati per il mondo del cinema (15 premi Oscar e 22 nomination) e le grandi opere liriche. Sarà invece aperta al pubblico dal 19 al 25 giugno #itsfirenzebaby, monografica di Michele Chiossi voluta da Les Copains nello store in Piazza Antinori. Infine giovedì verrà inaugurata la mostra «90 Years of Excellence and Passion» di Damiani.

Aperta fino al 7 settembre nella Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, saranno esposti i 18 capolavori premiati con il Diamonds International Award, l'Oscar della Gioielleria, oltre a creazioni che hanno fatto la storia di Damiani.

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