Roma - Il boss della
camorra Ciro Figaro, uno dei più pericolosi latitanti, è stato arrestato a Malaga dagli
agenti della Guardia di Finanza. Al momento della cattura, il boss è stato trovato in compagnia di
R.E., anche lui fermato.
L’operazione è stata condotta dagli uomini del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di
Finanza di Formia, coadiuvati da tre differenti unità speciali della Polizia spagnola per la
delicatezza dell’obiettivo e la pericolosità del latitante in questione, è stata svolta sotto il
coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con il supporto dell’autorità
giudiziaria spagnola.
Ciro Figaro, esponente di spicco della nota e agguerrita famiglia dei "Mazzarella", operante in
diversi quartieri della città di Napoli, aveva stabilito, anche in ragione di una latitanza che si
protraeva da oltre tre anni, la propria base operativa e la sede dei propri affari nella città spagnola,
da dove curava gli interessi economici della famiglia dedicandosi principalmente all’importazione
di sostanze stupefacenti.
Indagini della magistratura napoletana La scalata di Figaro nella Camorra nasce a seguito delle sempre più pressanti attività di
indagine e repressione compiute dalla magistratura napoletana nei confronti della famiglia "Mazzarella": dopo l’azzeramento dei suoi vertici, sono emersi nuovi personaggi che hanno dato
vita ad autonome cellule appartenenti ed operanti per conto del clan partenopeo.
Le indagini di polizia giudiziaria, attuate in cooperazione di polizia internazionale, hanno
confermato il ruolo di Figaro quale "capo" indiscusso della costola del clan operante in territorio
iberico e che principalmente è specializzato nel gestire ed organizzare traffico di droga in Italia.
L’organizzazione che gestiva, secondo le Fiamme Gialle, ha consolidati rapporti con i trafficanti di
droga nordafricani operanti in Costa del Sol, crocevia principale a livello mondiale per il traffico di
stupefacenti provenienti dal vicino Marocco, nonchè dalla cosiddetta "rotta colombiana".
Spagna rifugio dei boss L’arresto
di Figaro e gli elementi acquisiti durante le indagini fanno ritenere che la rinomata costiera
spagnola sia divenuta, da tempo, luogo di rifugio dei più grandi boss della camorra napoletana.
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