La Camusso minaccia Renzi: "Pronti alla mobilitazione"

La Cgil sale sulle barricate e minaccia Matteo Renzi: "Il governo ascolti le nostre richieste su fisco e lavoro o sarà sciopero"

La Camusso minaccia Renzi: "Pronti alla mobilitazione"

Dopo che Matteo Renzi ha detto che "non si iscriverà ai sindacati" nonostante la sua attenzione ai temi di crescita e lavoro, la Cgil è pronta a salire sulle barricate.

Il comitato direttivo di Corso Italia, infatti, si è detto pronto alla mobilitazione se il governo non accoglierà le richieste del sindacato su fisco e lavoro e non darà risposte. In quali forme non è (ancora) dato saperlo, anche se non è escluso lo sciopero. Le rivendicazioni della Cgil sul fronte del lavoro puntano, in particolare, a creare occupazione attraverso investimenti pubblici e privati e un intervento sugli ammortizzatori sociali che sia a carattere inclusivo e universale, mentre per il fisco il sindacato si aspetta un intervento sulle detrazioni e non generalmente sull’Irpef perchè, è emerso nel cordo del dibattito, un intervento di quel tipo potrebbe premiare possibili evasori mentre un intervento sulle detrazioni andrebbe a vantaggio certo di lavoratori e pensionati.

"Nel caso in cui le richieste avanzate dal sindacato non saranno accolte e si andrà in direzione contraria, siamo pronti alla mobilitazione", ha detto Susanna Camusso, nelle conclusioni dei lavori.

Già qualche giorno fa il leader del sindacato aveva avvisato il premier: "Credo che questo governo sottovaluti molto il rapporto con le parti sociali e abbia un’idea della rappresentanza che è più fatta di presenze individuali che non della funzione sociale della rappresentanza.

Il tempo non è infinito, la crisi ha segnato cose così pesanti nella condizione sociale e nel disagio che cresce. Non si può più perdere altro tempo. Se dai un calendario senza dire il merito che affronti è solo un calendario".

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