Da Caparezza, a Nicola Conte e Casino Royale L'Italpop più originale in festival a Los Angeles

Da un paio di anni a questa parte la musica italiana a Los Angeles non è più solo mandolini, opera, Volare, ’O Sole mio e Andrea Bocelli. E questo grazie a Hit Week, una manifestazione giunta alla sua terza edizione e nata per eliminare i clichè sulla musica italiana all'estero

Da Caparezza, a Nicola Conte e Casino Royale 
L'Italpop più originale in festival a Los Angeles

Los Angeles Peccato però che qui in Italia ne parlino in pochi. Da un paio di anni a questa parte la musica italiana a Los Angeles non è più solo mandolini, opera, Volare, ’O Sole mio e Andrea Bocelli. E questo grazie a Hit Week, una manifestazione giunta alla sua terza edizione e prodotta da Francesco Del Maro - un veterano dell’industria musicale stanco di sentire solo cliché sulla musica italiana quando si trovava all’estero - con il sostegno del Ministero della Gioventù, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Istituto per il Commercio con l’Estero, della Regione Puglia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, senza dimenticare quello di KCRW, la radio più cosmopolitana, trendy e influente di Los Angeles. Lo scopo di Hit Week è quello di presentare al pubblico americano il meglio della giovane musica italiana, senza limitazione di generi ed etichette.
Gli artisti che in questi giorni calcheranno i palchi di Los Angeles sono Nicola Conte, Erica Mou, Caparezza, Après La Classe, Subsonica e Casino Royale, che si esibiranno in alcuni dei teatri, jazz club e locali più di tendenza della città, come il Catalina Jazz Club, il teatro El Rey, e il Key Club. La scelta delle location ha infatti grande importanza, poiché è inutile proporre gruppi «hip» in sale da concerto troppo grandi o in locali che hanno una connotazione «vecchia» o istituzionale, e gli organizzatori di Hit Week hanno capito al volo l’importanza di presentare i loro artisti in locali frequentati e amati dal pubblico giovane, curioso e sofisticato a cui questo tipo di manifestazione naturalmente si indirizza.
Nelle scorse edizioni Hit Week ha portato a Los Angeles (per poi espandersi nel 2010 a New York e quest’anno anche a Miami) artisti del calibro di Franco Battiato, Negrita, Giovanni Allevi, Afterhours, Africa Unite, Linea 77, Calibro 35, Belladonna, The Niro, Marco Fabi, Jesus Was Homeless, Elisa, Ludovico Einaudi, Roy Paci & Aretuska e Après La Classe. E grazie alla collaborazione di KCRW e agli incontri organizzati in varie università della California, i concerti di questi artisti hanno attirato non solo il pubblico italiano o italofono che già li conosceva, ma anche una folta folla di nuovi fan affamati di musica d’esportazione che non sia solo pizza e mandolino e nostalgia - pur nel completo rispetto di questa tradizione artistica classica e melodica. Stessa reazione nei media, felici e sorpresi di poter scoprire nuovi talenti italiani senza dover salire su di un aereo in direzione del Belpaese. È un esperimento che si inquadra nel tentativo - decisamente controcorrente - di valorizzare l’Italia all’estero, anche sotto il profilo musicale, per di più in un paese, gli Stati Uniti, che ci considerano musicalmente ancora fermi a cliché ormai superati o limitativi. E lo dimostra che per questa edizione, l’artista più conosciuto in cartellone è sicuramente Nicola Conte, un fenomeno dell’acid jazz come si intuisce anche dall’ultimo disco Love and Revolution, il Dj, produttore e remixer spesso ospite sulle frequenze di KCRW che da un decennio è un personaggio di culto nelle scene nu-jazz internazionali e tra gli amanti della musica etnica, lounge e progressiva, il cui concerto al Catalina Jazz Club è stato preceduto da quello acustico della giovanissima cantautrice Erica Mou, appena nominata in Italia al Premio Tenco. L’obiettivo? Oltre a farlo conoscere ancora di più, anche ricordare a chi già lo conosce che l’innovativo e sperimentale Nicola Conte viene proprio dal paese del belcanto, eggià, quello di Modugno e Beniamino Gigli.
Ma anche chi vuole ballare o scatenarsi con beat più ritmati potrà farlo col rap sperimentale di Caparezza e lo ska e la patchanka degli Après La Classe (un gradito ritorno) il 12 ottobre al teatro El Rey; e col rock dei Subsonica e il funk-rock-reggae-trip hop dei Casino Royale il 13 al Key Club.


A dare ancora maggiore importanza a questo mini-festival di musica italiana sono le manifestazioni collaterali tendenti a mettere in valore il lifestyle italiano in tutte le faccette della sua creatività: cinema, design e gastronomia. Seguendo quella tendenza generale secondo la quale, giustamente, tutte le forme d’arte e di piacere non sono altro che le facce diverse dello stesso paese.

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