Alessandro Parini
da Torino
Una notizia Capello la dà: oggi, contro la Reggina, la porta della Juventus sarà difesa da Gigi Buffon, allesordio in campionato. Il resto, come diceva una canzonetta di qualche anno fa, è (più o meno) noia. Perché Juve-Reggina, con tutto il rispetto per la squadra calabrese, non accende gli entusiasmi di Torino e degli juventini: la città è tutta indaffarata a rifarsi il trucco per le imminenti Olimpiadi, i tifosi a mala pena si entusiasmano per le partite di cartello, campionato o Champions League poco importa. Aggiungeteci la «normalità» di un campionato in cui la Juve ha finora sempre vinto le proprie partite casalinghe (nove su nove, venti gol fatti e due subiti) e il piatto è servito: in attesa, magari, di essere smentiti da quanto accadrà sul prato spelacchiato del Delle Alpi.
Buffon, si diceva. Capello lo ha annunciato: «Rientra anche in campionato perché sta bene. Contro la Fiorentina, in coppa Italia, lho visto tranquillo e preparato, in allenamento ha fatto tutto quello che doveva: non vedo perché dovrebbe stare fuori. Ad Abbiati parlerò nelle prossime ore: ha fatto benissimo e continuerà a fare cose importanti. Dora in poi giocheremo davvero ogni tre giorni: ci sarà spazio per tutti e il turnover sarà totale». Squadra avvisata, mezzo salvata, quindi: niente musi e musoni in caso di panchina o tribuna. Oggi però, nonostante il turno infrasettimanale in programma mercoledì, limpressione è che giochino più o meno i soliti: Del Piero, che sarà festeggiato prima della partita con la consegna di una targa celebrativa per il suo fresco record di 183 gol (scavalcato Boniperti, miglior marcatore di sempre della Juve), dovrebbe quindi partire dalla panchina e lasciar spazio a Trezeguet-Ibrahimovic. Buffon, dal canto suo, farà lesordio in campionato dopo le due partite giocate in Coppa Italia a distanza di cinquanta giorni luna dallaltra: lultimo match giocato dal portiere toscano con i tre punti in palio risale allo scorso 22 maggio, in occasione della trasferta di Livorno che diede alla Juve la matematica certezza dello scudetto. Da allora, linfortunio al «Berlusconi» di metà agosto, la lunga riabilitazione e un altro infortunio allalluce di un piede che non ha convinto proprio tutti. «Adesso sto bene, finalmente ha detto lui -.
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