Un guasto alla linea elettrica nel nodo ferroviario di Milano, con forti ritardi o rallentamenti per i treni Intercity o ad Alta Velocità su tutte le direttrici del Nord, diventa il detonatore per un attacco ad ampio raggio delle opposizioni a Matteo Salvini, chiamato in causa per una sorta di responsabilità oggettiva. L'obiettivo è costruire una sorta di caso politico, magari facendo leva anche sulla volontà del Capitano di tornare al ministero degli Interni. Un desiderio che secondo questa narrazione lo «distrarrebbe» dai suoi doveri quotidiani del suo incarico di titolare delle Infrastrutture.
Il concerto di critiche che si alza nei confronti di Salvini viene intonato a tutte le latitudini del campo largo. Per il Pd il leader leghista è «inadeguato». «L'unico spostamento che interessa al ministro è il suo, agli Interni», attacca la segretaria Elly Schlein. «Pensi alle ferrovie non a Musk», rincara il Cinque stelle Giuseppe Conte. Matteo Renzi sceglie la strada del sarcasmo: «È tornato al ministero» e di «sciagura per l'Italia» parla il verde Angelo Bonelli.
Il leader leghista era già finito nel mirino a ottobre quando un guasto
a Roma provocò la cancellazione di oltre 100 treni con ritardi fino a 4 ore. Con tutte le opposizioni, da Pd a M5S, a chiederne le dimissioni. In questo caso, a replicare per la Lega è il numero due del Carroccio, Andrea Crippa, che definisce «vergognosi e pretestuosi» gli attacchi delle opposizioni. «Salvini sta risolvendo problemi ereditati», scrivono invece in una nota i senatori della Lega in commissione Trasporti. «Dopo decenni di investimenti bloccati e di no, Salvini sta rimettendo in modo l'Italia. Più di 1200 cantieri ferroviari, record di treni in viaggio e passeggeri trasportati. C'è chi fa, e quindi deve risolvere problemi gravi ed ereditati, e chi critica dopo aver fallito».
Interviene anche il Ministero delle Infrastrutture: «Rispetto al 2023, l'anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali». «In Italia continua il ministero ci sono «linee iper-utilizzate (9mila treni al giorno solo su rete Rfi) e che spesso accusano problemi di vecchiaia. Non a caso Fs ha ufficializzato un piano da 100 miliardi e sono attivi più di 1.200 cantieri, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore di 2,7 miliardi. Il primo progetto risale
addirittura agli anni Novanta. Solo ora c'è la piena determinazione a superare un imbuto che rischia di ingolfare la circolazione: il problema non è mai stato preso di petto, nemmeno quando un premier fiorentino raccolse le deleghe del Mit», con riferimento a quando Matteo Renzi, nel 2015, assunse l'interim alle Infrastrutture.
Disagi di altro tipo, invece, per gli automobilisti. Prosegue infatti la corsa al rialzo dei carburanti, con i prezzi che in autostrada talvolta viaggiano già sopra quota 2,3 euro al litro per la benzina in modalità servito, arrivando a punte di 2,4 euro sulla A1. La denuncia arriva dal Codacons che ha monitorato i listini pubblicati sul sito del Mimit. Sul prezzo incidono fattori diversi.
Da un lato i maggiori costi applicati a rivenditori e gestori per la quota d'obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti, dall'altro le speculazioni sul petrolio con rialzi che comunque non sembrano tali da giustificare l'accelerazione del prezzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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