In gioco ci sono «diritti non negoziabili», come dice Franco Frattini. Diritti dei bambini, che vengono violati con ogni tipo di violenza, abuso e sfruttamento. Il ministro degli Esteri parla di lavoro minorile e pedofilia, di piccole vittime delle guerre e di bambini-soldato, di turismo sessuale e pedopornografia su internet, anche di sequestri da parte dei genitori separati.
Per questo, la «Carta di Roma» dovrà fissare i punti principali di un piano d'azione globale nell'incontro che si terrà al Senato il 3 novembre sul tema «The world's children and the abuse of their rights».
Il Forum internazionale è stato organizzato dal Telefono Azzurro e dal Centro internazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (Icmec), in collaborazione con l'Ospedale Bambino Gesù e la Mayo Clinic.
Vent'anni dopo la ratifica della Convenzione dei diritti del fanciullo, approvata dall'Assemblea Generale dell'Onu nel novembre del 1989 ed entrata in vigore il 2 settembre 1990, si cerca dunque di dare nuovo impulso all'impegno in difesa dei minori.
L'obiettivo della Conferenza è mettere insieme istituzioni, Chiesa, soggetti privati e società civile per elaborare una nuova strategia contro le violenze sui minori.
«Questa è una vergogna - dice Frattini, presentando l'evento-, contro cui abbiamo vinto alcune battaglie, ma non abbiamo ancora vinto la guerra».
L'Icmec stima che ogni anno scompaiano almeno 8 milioni di bambini, mentre 1,8 milioni sono vittime di sfruttamento sessuale. Inoltre, sempre secondo le stime del Centro internazionale, almeno 1 ragazza su 5 e 1 ragazzo su 10 sono vittime di molestie sessuali prima dell'età adulta.
Più che nel passato c'è oggi una «consapevolezza condivisa» riguardo agli abusi che vengono commessi in tutto il mondo sui minori, ammette il numero uno della Farnesina, ma non si è ancora fatto abbastanza.
Il presidente del Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, spiega che l'intenzione è quella di «arrivare a una Dichiarazione che permetta a tutti di fare di più», non solo con iniziative legislative da adottare nei vari Paesi, ma anche con «interventi più concreti».
La «Carta di Roma», quindi, sarà un «documento operativo e condiviso»per fronteggiare una drammatica situazione che , aggiunge il presidente di Icmec Ernie Allen, intervenendo in video conferenza alla farnesina, richiede anche la nascita di un «movimento globale».
Perchè si tratta, sottolinea il presidente emerito dell'organizzazione, il barone Daniel Cardon de Lichtbuer, di «un problema che va gestito su scala mondiale». E l'esperto indica in proposito tre linee di intervento: il ricorso al volontariato, il finanziamento privato e il coinvolgimento delle istituzioni politiche, della Chiesa e, in futuro, anche delle comunità religiose di altre fedi.
Allarmante è il quadro fornito da Telefono azzurro, che riferisce di 570 casi di abusi sessuali tra il 2008 e il 2010 e, nello stesso periodo, di oltre 5.700 segnalazioni da parte di internauti per contenuti inadeguati o potenzialmente pericolosi per i bambini.
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