Case comunali in vendita «Stoppata» la delibera

Forza Italia fa ritirare il documento: «Inquilini da tutelare meglio». Verga minimizza: «Solo dettagli»

Rispedita al mittente. È quanto è accaduto ieri mattina alla delibera dell’assessore alla Casa Gianni Verga, che ha ritirato il documento, su esplicita richiesta di Forza Italia - per bocca del capodelegazione del partito in giunta, l’assessore allo Sport Giovanni Terzi - e per alcune preoccupazioni sollevate dall’assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli. La delibera avrebbe dovuto dare il via al trasferimento degli immobili del fondo di cartolarizzazione al gestore che ha vinto l’appalto. In poche parole, avrebbe autorizzato la vendita degli immobili del Comune.
Il motivo del no? «Nella delibera - spiega Giacomo Beretta consigliere comunale di Fi - non erano chiari aspetti per noi molto importanti che servono a tutelare gli inquilini; per questo l’assessore Verga ha preso una settimana di tempo. A noi interessa la salvaguardia dei diritti dei milanesi: a chi non ha la possibilità di comprare la casa che occupa, per esempio, deve essere garantito il diritto di opzione. Il diritto cioè all’assegnazione di un altro alloggio in affitto. Secondo, che sia rispettato il diritto di prelazione: uno sconto del 30 per cento sul prezzo della casa per chi ha pagato l’affitto in tutti questi anni».
«È necessaria una verifica molto attenta dei requisiti di chi occupa le case del Comune - avverte Vincenzo Giudice, consigliere di Fi - bisogna controllare che gli affittuari non siano proprietari di altri immobili, prima di permettere loro di comprarne altri. Dato che la Regione ha innalzato a 28mila euro l’anno il reddito massimo per poter accedere a una casa “popolare“, sarà necessario rivedere chi ha diritto di avere una casa e chi no. E non si pensi che sia ovvio. Se il Comune volesse ricavare il massimo del profitto dalla vendita degli immobili? È quindi bene che nella delibera siano specificati meglio tutti i criteri per la tutela dei milanesi».
L’assessore Moioli, invece, ha sollevato il problema della comunicazione dell’operazione agli anziani: «Ho semplicemente fatto presente la mia preoccupazione nei confronti degli anziani, che magari non sono in grado di comprendere la comunicazione in cui si annuncia la possibilità di comprare la casa in cui vivono, non riescono a leggere bene, non capiscono come funziona il meccanismo. Ho offerto quindi al collega Verga la disponibilità dei servizi sociali - in particolare dell’unità operativa che fa capo alla direzione famiglia del mio assessorato - per accompagnare persone fragili in questa operazione».


Non si scompone l’assessore alla Casa Gianni Verga: «Ho ritirato la delibera perché c’erano degli aspetti tecnici da chiarire - che non riguardano però le modalità attuative dell’operazione, ma, per esempio, la comunicazione. Venerdì ripresenterò la delibera in giunta».

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