Caso Boffo-il Giornale, procure di Monza e Terni ora aprono un'inchiesta

Aperta un’inchiesta a carico di ignoti ipotizzando i reati o di accesso abusivo a sistema informatico o falsificazione di atto pubblico. Indagini avviate per l'esposto presentato da Di Pietro

Caso Boffo-il Giornale, 
procure di Monza e Terni 
ora aprono un'inchiesta

Milano - Le procure di Monza hanno aperto un’inchiesta a carico di ignoti ipotizzando i reati o di accesso abusivo a sistema informatico o falsificazione di atto pubblico in relazione alla vicenda Boffo-Feltri. Le indagini sono state avviate in seguito all’esposto presentato dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro.

L'esposto presentato da Di Pietro L’esposto è stato presentato dall’Italia dei Valori la scorsa settimana ai carabinieri di Roma che l’hanno poi trasmesso alle procure di Monza e Terni alle quali era indirizzato. La procura di Terni guidata da Fausto Cardella lavorerà d’intesa con quella lombarda, affidata al pm Caterina Trentini, per valutare le ipotesi di reato formulate nell’esposto dell’Idv e per stabilire la competenza territoriale dell’indagine.

Attacco a Feltri Nella denuncia Di Pietro ha sostenuto due ipotesi: o la falsificazione da parte di qualcuno di un documento pubblico o di un atto giudiziario o l’accesso abusivo nel casellario giudiziario.

Le due ipotesi si basano sul fatto che il Giornale diretto da Vittorio Feltri nel pubblicare il casellario giudiziario dell’ex direttore dell’Avvenire Dino Boffo era in possesso di un documento che solo un ufficiale di Pg o un magistrato in servizio può avere. Di Pietro aveva ritenuto che questa sia stata una "operazione di dossieraggio ai fini di destabilizzazione delle istituzioni".

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