Caso Ruby, ex questore sentito dalla Boccassini

Il procuratore Boccassini ha sentito l'ex questore Indolfi per far luce sull'affidamento di Ruby nella notte tra il 27 e il 28 maggio. La verità sulla telefonata: nessuna pressione. Maroni: "La questura ha rispettato la prassi". E la ragazza vende l'esclusiva del suo compleanno

Caso Ruby, ex questore sentito dalla Boccassini

Milano - Il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini ha sentito come testimone l’ex questore Vincenzo Indolfi per far luce su quanto accaduto negli uffici di via Fatebenefratelli nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, quando Ruby venne trattenuta e poi affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Oltre al procuratore aggiunto Ilda Boccassini c’era anche il pm Antonio Sangermano, titolare con il procuratore aggiunto Piero Forno dell’indagine su tutto il caso Ruby.

Il legale della ragazza: "Non è stata interrogata" "Ruby" non è ancora stata sentita come teste dai pm della Procura di Milano, a differenza di quanto scritto da alcuni quotidiani, e per lei non c’è ancora una convocazione. Lo ha spiegato il legale della giovane, che oggi compie 18 anni. "Da venerdì ad oggi, non è stata sentita", ha raccontato al telefono l’avvocato Massimo Dinoia, che ha anche aggiunto di non sapere quando Ruby parlerà con il magistrato titolare dell’inchiesta, Ilda Bocassini. Per il legale non è ancora stata fissata una data. "Se così fosse, immagino che lo saprei", ha detto. Ruby era già stata sentita in Procura nelle settimane scorse, sempre come persona informata dei fatti. 

Ruby: "Ai pm ripeterò quello che ho già detto" Ruby festeggia il compleano a Portofino. Per lei, dice: "Non significa molto avere compiuto 18 anni, perchè io mi sono sempre sentita donna. Donna e basta, nè bambina, nè ragazza. Donna. E ho sempre badato a me stessa". Parla con orgoglio, Karima, e spiega: "Di quello che dice la gente non importa nulla - assicura - possono chiamarmi come vogliono, darmi dei ’titolì. In Marocco si dice: chi pensa a ciò che dice la gente non si riempie il piatto. E io la penso esattamente così". "Io ho già parlato con loro - spiega la giovane - se vorranno risentirmi lo faranno. Andrò da loro e ripeterò quello che ho già detto. Non ho altro da aggiungere. E non ho paura della giustizia italiana, nè della giustizia in genere. Perchè l’unico che può giudicare è Dio".

Cicchitto: "Quelle di Fini? Solo battute" La definisce una "battuta" quella di Gianfranco Fini sulla necessità di "un passo indietro" da parte del premier Silvio Berlusconi se fosse accertato l’intervento sulla questura per il caso Ruby. Per il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto se quella di Fini non fosse una battuta "l’unica via" davanti alla crisi di governo sarebbero le urne." L'onorevole Follini - prosegue poi Cicchitto - è una persona garbata e colta, ma questa volta siamo costretti a disilluderlo. Nessuno nel Pdl pensa neanche lontanamente a favorire con il suo apporto e la sua copertura manovre trasformistiche di governo tecnico". "Noi ci auguriamo che le battute di Fini di ieri facciano parte di un armamentario polemico che però non prelude a crisi di governo e a cambi di collocazione politica dal centrodestra a non si sa dove nel Fli - continua Cicchitto -. Qualora invece qualcuno provocasse una crisi di governo l`unica via è quella del voto. Al di là dell`elegante dibattito sulla costituzione, un governo fatto contro Berlusconi e Bossi che hanno vinto le elezioni del 2008, sarebbe una provocazione sul piano politico e determinerebbe anche serie tensioni specie per quello che riguarda l`economia e la resistenza alla speculazione finanziaria". "Ma ci auguriamo - conclude Cicchitto - che questo nostro dibattito con l`on Follini rimanga ad un livello accademico e che sia fondato su periodi ipotetici di terzo tipo". 

Ghedini contro Repubblica "L’articolo di D’Avanzo su La Repubblica di oggi è palesemente diffamatorio". Lo afferma in una nota l’avvocato del premier e deputato Niccolò Ghedini. "Sostenere che nell’esercizio della attività professionale, che egli stesso definisce legittima, vi sia stato da parte mia la sussistenza di un abuso di potere e della menzogna è gravissimo - conclude Ghedini -. Mi si accusa espressamente di aver commesso gravi reati quando invece nella massima trasparenza, alla presenza di colleghi e collaboratori, mi sono limitato a svolgere quelle attività che la legge prevede. La falsità degli assunti esula da qualsiasi diritto di critica o di cronaca e mi impone di tutelarmi in ogni sede competente".  

Il compleanno di Ruby venduto in esclusiva Le foto del compleanno di Ruby sarebbero già state vendute in esclusiva a un noto settimanale di gossip.

La ragazza, che compie oggi la maggiore età, è rientrata stanotte da Milano nel residence di Genova dove si è rifugiata da quando è scappata dal Kinderheim, la casa famiglia di Sant’Ilario, dove era stata inviata in affidamento dal tribunale dei minori di Milano. Secondo quanto appreso, Karhima Rashida potrebbe tornare a Milano mercoledì per essere ascoltata dai magistrati lombardi.  

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