Si era innamorato di lei e aveva preteso che cambiasse vita. Il piccolo imprenditore di umili origini e la splendida prostituta, un copione già visto, un finale scontato. Con la signorina che, insoddisfatta dalla vita cosiddetta «normale», dopo sei mesi damore (?) e convivenza, lascia il borghesuccio per tornare a battere il marciapiede la notte e a fare la badante la mattina. Fino al giorno in cui il suo ex - «reo» di averla molestata la sera «sul posto di lavoro» come specifica lei quando lo denuncia per ben due volte - perde la testa. E arriva a rapirla. Convinto di poterne fare una donna onesta e, soprattutto, per sempre sua. Finendo in manette e con unaccusa per sequestro di persona per la quale ora rischia 15 anni di carcere.
Questo lepilogo triste del sequestro lampo avvenuto nella notte tra sabato e domenica tra Milano e Gropello Cairoli (Pavia). O. T., classe 1975, titolare di unattività, qualche piccolo precedente alle spalle, un matrimonio finito e un figlio di 8 anni, è in fondo la vera vittima di questa amara vicenda risolta con successo domenica mattina dagli investigatori della squadra mobile. Che hanno fatto irruzione nella villetta del Pavese dove luomo teneva prigioniera da una decina di ore colei che si ostina a credere la «sua» donna. E che la sera prima, poco dopo la mezzanotte, era arrivato addirittura a rapire, presentandosi in macchina davanti allo stabile dove la donna - una 23enne albanese - abita, in via Legioni Romane, a Baggio.
«Eccolo, è lui», ha detto la giovane a un amico con cui stava parlando al telefono dopo aver visto la macchina parcheggiata. O.T. le ha spento il telefono con fare minaccioso e lha costretta in auto con la forza. Poi la corsa verso Gropello Cairoli, dove il 35enne ha chiuso lalbanese in casa, sprangato le finestre, spezzato tutte le chiavi delle porte, divelto le maniglie e staccato la corrente.
I poliziotti della Mobile, coordinati dal vicequestore aggiunto Patrizia Peroni e contattati dallamico della ragazza, si sono subito messi alla ricerca del sequestratore.
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