- Potete andare a sfogliare qualche vecchia edizione di questa rubrica e troverete che in tempi non sospetti invitavamo tutti a non esultare per le difficoltà economiche della Germania, soprattutto nel campo dell'automotive. Perché se la Volkswagen non vende auto, i nostri produttori di componenti meccaniche non fatturano. E se non fatturano, visto che pure Stellantis sta riducendo gli ordinativi, alla fine licenziano. A quanto pare una delle società della filiera VW, la Schaeffler, è pronta a tagliare 4.700 posti di lavoro e a chiudere due stabilimenti, uno dei quali forse in Italia. È vero: le auto si vendono poco. È vero: gli incentivi sono finiti. Ma o l’Europa inverte la rotta sui motori a batteria oppure saranno guai seri. Come dicevamo noi nel lontano 2020.
- Infatti il ministro dell’Economia tedesco ha dichiarato oggi di essere “aperto ad una revisione” delle sanzioni Ue previste per il 2025 alle case automobilistiche che superano la soglia di emissioni di C02. Sintetizzo: Bruxelles aveva deciso che entro gennaio i produttori di auto avrebbero dovuto vendere abbastanza elettriche da abbattere le loro “emissioni” di C02. Il problema è che le auto a batteria non le acquista nessuno, quindi per rientrare nei parametri l’unica soluzione sarebbe quella di non produrre motori endotermici. In sostanza: fermiamo le rotative. Il che sarebbe un disastro per milioni di lavoratori. Insieme a Berlino (che resta divisa al suo interno tra liberali, Spd e Verdi), anche Parigi è della stessa idea. E Roma non si metterebbe certo di traverso. Quindi ben venga se alla fine l’Ue farà marcia indietro. Speriamo solo che qualcuno chieda conto del disastro provocato a chi ha prodotto regolamenti assurdi, ideologicamente verdi ed anti-economici.
- Noi siamo messi male, con i giudici che annullano il trattenimento dei migranti alla frontiera e chi impediscono di ritenere l’Egitto un “Paese sicuro”. Però non è che gli altri stiano molto meglio. Tra gennaio e settembre del 2024, infatti, gli agenti di polizia tedeschi non sono riusciti a rimpatriare il 62% dei migranti che avrebbero dovuto cacciare via. Ben 23.610 delle 38.328 deportazioni pianificate sono fallite (61,6%). Per l’intero 2023 il valore ammontava al 65,6% (falliti 31.330 respingimenti sui 47.760 previsti). I problemi sono sempre gli stessi: spesso i clandestini non si fanno trovare, a volte i giudici bloccano il rimpatrio e quasi sempre i Paesi di provenienza non se li riprendono. Si dice che mal comune sia mezzo gaudio, ma forse in questo caso rende solo evidente che siamo di fronte ad un problema enorme: le regole europee sul diritto di asilo rendono sostanzialmente impossibile ogni contenimento delle migrazioni. Quindi vanno cambiate.
- Sappiate che secondo un illustre professore e filosofo se siete tra quelli che non sposano acriticamente la tesi del cambiamento climatico provocato dall’uomo, causa di ogni disastro, incluso l’alluvione di Valencia, dovreste finire in tribunale. Magari in gabbia. Raus. Buttate la chiave. Non è la prima volta che qualcuno ipotizza di istituire il “reato di negazionismo climatico”, ci aveva pensato anche quel genio di Angelo Bonelli. Ma qui siamo ben oltre. Qui tal Pellegrino sul Domani ci sta dicendo che anche solo avere un “dubbio” sull’utilità di ridurre così rapidamente le emissioni di C02 è un “reato”. Guai ad evocare la libertà di pensiero, l’importanza di non farsi prendere da battaglie ideologiche, guai ad avanzare modelli alternativi all'addio al motore a scoppio in favore delle auto elettriche. La “discussione democratica” sul green è vietata. Anzi: il negazionismo va reso “un reato o un illecito” e va punito con ammende altissime”. Sia chiaro: non staremo qui a entrare nel dibattito sul cambiamento climatico. Esiste o non esiste. È colpa dell’uomo o non è colpa dell’uomo. Qui parliamo di altro. Parliamo del diritto di scienziati, politici, giornalisti e comuni mortali di non credere alle analisi più catastrofiste sul clima. Il professor Pellegrino deve spiegarci chi è che deciderebbe cosa è lecito sostenere e cosa no, quali dubbi possiamo coltivare legittimamente e quali no. Una commissione? Lui? Il governo? L’Europa? Orwell non sarebbe riuscito a partorire di meglio. Quindi state attenti, se non tifate Ultima Generazione e non avete già comprato un’auto a batteria: c’è qualcuno che per questa vostra mancanza vorrebbe punirvi severamente.
- Viva il campo largo unito. In Umbria ed Emilia Romagna i leader del centrosinistra sono così uniti che non faranno neppure insieme i comizi finali della campagna elettorale. Si vogliono bene come pisani e livornesi.
- Volete sapere qual è il paradosso dei paradossi? Che i 12 migranti che erano stati portati in Albania, e poi un giudice ha deciso il non trattenimento, ora si trovano al Cara di Bari che è sovraffollato e dove ieri sono scoppiate delle rivolte. Forse sarebbero stati meglio in Albania.
- Una ragazzina minorenne di 15 anni aveva deciso di non indossare il velo e la famiglia, sorpresa, era pure d’accordo. Ma nei giovani di origine musulmana, anche se nati in Italia, certa cultura è così radicata che tre coetanee della poveretta hanno iniziato a buèlizzarla. Ah, i migranti di seconda generazione.
- Bersani assolto dall’accusa di diffamazione. Dare del cogl*** a Vannacci in Italia è lecito. Buono a sapersi. Speriamo solo, in caso di necessità, di poterlo applicare la stessa allegoria anche con Pier Luigi.
- Immagino che l’agenda del Papa sia piena zeppa. Eppure oggi Bergoglio ha trovato il tempo di andare a trovare a casa (ripeto: a casa) Emma Bonino, che nei giorni scorsi era stata ricoverata. Per carità: legittimo. Beata lei che può godere del conforto di Sua Santità. Ma mi domando: tra tutte le persone che il Santo Padre deve salutare, possibile che in cima alla lista ci sia una Radicale che ha fatto dell’aborto libero la sua questione di vita politica? Una signora che accompagnava le donne in clinica e che, per sua ammissione, praticava interruzioni di gravidanza con sistemi non esattamente ortodossi? Non contesto qui le posizioni della Bonino, sia chiaro. Chi se ne frega. Dico solo che se la Chiesa ritiene (come ritiene) l’aborto un peccato mortale, l’unica cosa che può giustificare una visita simile sarebbe l’intenzione di Emma di chiedere perdono. Altrimenti non capisco.
- Sostiene Emma che il Papa l’avrebbe definita “un esempio di libertà e resistenza”. Allora. Bergoglio avrebbe potuto esprimere la sua vicinanza alla Bonino in tanti modi: con una lettera, con una telefonata, con un telegramma. Invece ha scelto di andare di persona, lui che peraltro non cammina nemmeno benissimo. Quindi voleva far sapere a tutti, fedeli inclusi, la stima che prova nei suoi confronti. Stima confermata dal post della radicale, che immagino sia stato pubblicato previo consenso della Santa Sede. Caro Papa, cosa dovrebbero dunque pensare i fedeli? Che i riferimenti di questa chiesa sono Luca Casarini, Eugenio Scalfari ed Emma Bonino, compreso il referendum sul fine vita che ella sostiene? Una cosa è dialogo con le realtà laiche, un’altra garantire loro questa vicinanza così simbolica. Vorrei ricordare che il Papa, solo poche settimane fa, definì i medici che praticano l’aborto dei “sicario”. Come minimo il fedele esce un tantino confuso.
- Il Pd in Campania vota a favore del terzo mandato di Vincenzo De Luca, a dimostrazione che lì comanda lui e non Elly Schlein. Sono guai per la segretaria.
Che non può certo espellere mezzo partito né inimicarsi l'attuale governatore se non vuole perdere un'altra regione. Resta il fatto che appare difficile immaginare la Schlein come la federatrice del campo largo se non è neppure in grado di tenere insieme il suo partito in una partita così importante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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