Catalani favoriti: quando la fama non paga chi punta

Il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic magari scommetterà sulla vittoria del suo Milan, ma di sicuro lui dal punto di vista delle quote è più simile al Barcellona. Arrivati ai quarti di finale di Champions League, infatti, quei ragionamenti di tipo tennistico che già erano validi negli ottavi diventano addirittura obbligatori per chi voglia puntare i suoi soldi con l’obbiettivo di vincere e non solo di divertirsi. La regola è una sola: il Barcellona-Djokovic della situazione va giocato non sulla singola partita, con una quota quasi sempre punitiva per via dell’allibraggio e della fama, ma come vincente il torneo. Esempio pratico: il passaggio in semifinale della squadra di Guardiola è offerto a 1,18, una quota palesemente sbagliata anche contro un Milan senza Thiago Silva. Significa che il Barcellona avrebbe circa l’85% (100 diviso 1,18) di possibilità di passare. Ecco, con tutta la stima per Messi e compagni non è credibile che su 100 teorici scontri diretti con il Milan questa squadra ne vinca 85. Il fatto che nella Liga, dove 18 squadre su 20 sono sotto il livello di quella di Allegri, il Barcellona abbia il 72% di vittorie (non equiparabili statisticamente a un passaggio del turno, ma è per fare un ragionamento sportivo) significa che la quota del suo quarto di finale non è granché. Quindi per chi crede nei catalani è più conveniente scommettere a 2,10 sulla vittoria del trofeo. Se passa il Milan si sarebbero persi i soldi comunque, se passa il Barcellona si porta la quotona in semifinale potendosi oltretutto coprire. Tanto il Barcellona sarebbe dato a 1,18 o anche meno anche contro il Chelsea della situazione. Il vero affare potrebbe farlo chi crede nel Milan: bello il 4,25 di passaggio del turno, ancora meglio il 18 coppa in mano. Un Milan in semifinale diventerebbe, unica fra le sfavorite dei quarti, credibile come vincitore di Champions portandosi dietro il suo 18 e permettendo coperture sicure anche in finale.

Il dietrologo può poi giocare il Bayern a 7 come vincitore della coppa, anche qui con una logica: se si crede in una squadra, meglio giocarla ad una quota più alta ed assicurarsi dopo, visto che l’eliminazione prematura farebbe perdere i soldi in ogni caso.
Twitter @StefanoOlivari

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