C'è una possibile svolta sul celibato ecclesiastico: il cardinale progressista Reinhard Marx, bergogliano di ferro e presidente della Conferenza episcopale teutonica, vuole che gli ambienti ecclesiastici diano vita a un dibattito interno. La discussione è partita dalla Germania, ma rischia d'interessare poi - a pioggia - tutte le assemblee vescovili del mondo. Sullo sfondo ci sono gli scandali legati agli abusi dei minori e degli adulti vulnerabili. Il "fronte tradizionalista" - a dire il vero pure un paio di cardinali - avevano collegato il proliferare dei casi di pedofilia all'"agenda omosessualista" che impererebbe nella Chiesa cattolica, mentre il porporato tedesco citato sembra aver individuato un altro "responsabile", cioè proprio il celibato, che in parole povere è l'astinenza assoluta dai rapporti sessuali cui i consacrati si votano nel momento in cui decidono d'intraprendere la vita ecclesiastica.
Bisogna aggiungere, per completezza d'informazione, che papa Francesco aveva ascritto al "clericalismo" l'origine dei comportamenti che è attualmente impegnato a combattere. Il pontefice argentino, come ricorderete, ha convocato un summit straordinario in Vaticano con il doppio scopo di fare prevenzione e d'individuare delle contromisure, anche legislative, idonee. Ma i suoi critici lo hanno accusato di non aver affrontato il vero tema: l'omossesualità. Esistono quindi due visioni distinte. Quella del cardinale Marx rappresenta una sorta di terza via. E a essere messa in discussione, nel caso il suo pensiero del cardinale prendesse piede e venisse tenuto in considerazione dal Santo Padre, sarebbe una delle prassi in grado di distinguere i membri del clero dai laici. Il porporato teutonico non è nuovo a questo genere di prese di posizione. I conservatori lo considerano un sostenitore della protestantizzazione e della laicizzazione della vita della Chiesa cattolica.
Secondo quanto riportato dall'Adnkronos, il presidente dei vescovi tedeschi ha parlato di una: "straordinaria necessità di discussione". La Chiesa, insomma, potrebbe presto procedere tramite il "caso per caso", che consentirebbe ad alcune persone sposate di divenire degli ecclesiastici, quindi di celebrare i sacramenti.
Il prossimo Sinodo, che verterà sull'Amazzonia e che si terrà a ottobre, dovrebbe disporre - questo è il principale argomento all'ordine del giorno - sui viri probati, cioè sugli uomini di chiara fede, che hanno contratto un matrimonio nel corso della loro vita, ma che potrebbero essere presto deputati a svolgere compiti propri, fino a ora, solo dei sacerdoti.
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