Sono giovani. Sono brutti. E molto incazzati. Potrebbero essere i personaggi di una sit-com alla Big Bang Theory, in realtà covano un rancore sociale che spesso vira le loro vite più sul noir.
Sono gli incel. Gli involuntary celibate, i vergini involontari. Casti per scelta ancor più che per destino, come credono loro. Sono una tribù diffusa negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, che vive nelle case e sui social molto più che nei posti di lavoro, alla posta, sugli autobus. Perché escono poco, e quando lo fanno di solito non ti guardano negli occhi. Ma non sono innocui. L'ideologo della comunità è Elliot Rodger. Il 23 maggio 2014 Elliot ha nemmeno 23 anni e decide di postare su Youtube un lungo video che inizia così: «Questo è il mio ultimo filmato, oggi è il giorno del castigo». Nel video, girato in automobile, Elliot racconta la sua vita agra: il divorzio dei genitori, il rapporto tempestoso con la matrigna, nessun amico, donne neanche a parlarne, mai stato a letto con nessuna. Rodger racconta di aver acquistato tre pistole, che userà poche ore dopo per ammazzare dapprima i suoi tre coinquilini, poi altre due persone (oltre a 14 ferite) sparando all'impazzata nel campus di Isla Vista, a Santa Barbara, in California, per poi suicidarsi. A Rodger si ispirerà quattro anni dopo, i 23 aprile 2018, Alek Minassian, che si lancia con la sua automobile contro i pedoni a Toronto, uccidendone dieci e ferendone altri 16.
Elliot e Alek sono oggi i miti degli incel di tutto il mondo, perché sono coloro che hanno dato corpo al rancore e all'odio di tutti quei giovani misogini che sono l'altra faccia del #metoo, che sulle prime pagine dei giornali non ci finisce mai.
Gli incel sono giovani che si sentono brutti. Molti di loro amano postare la foto su siti come looksmax.net o come lookism.net per chiedere a loro pari se e quanto sono brutti e quanto sia irrimediabile la loro situazione. Perché per gli incel non c'è riscatto, non c'è redenzione se non nella violenza. La vita è regolata da un meccanismo quasi algoritmico. Secondo la loro teoria il mondo appartiene ai chad, ovvero agli uomini avvenenti abbastanza da attirare le donne. Certo, la bellezza non è tutto: ci sono anche i soldi e la fama che possono compensare eventuali carenze estetiche. È la teoria dell'LMS (look, money, status) che governa in maniera rigida i rapporti tra i due sessi. Il 20 per cento degli uomini, i chad, possono avere accesso a tutte le donne che vogliono, soprattutto quelle belle (le stacy) mentre gli altri 80 che belli non sono hanno solo poche possibilità: riuscire nella difficilissima impresa di essere promossi a chad, avendo successo e guadagnando molti soldi; modificare il proprio viso, in particolare la mascella a cui gli incel danno enorme importanza (deve essere molto pronunciata e per ottenere questo sono disposti a fare molti esercizi ma soprattutto a sottoporsi al «mike-mew», a una costosa tecnica di ortodonzia); oppure più semplicemente accontentarsi degli scarti dei chad, le donne troppo brutte per essere desiderate dagli uomini alfa, le cosiddette becky. Alternativa appena più gradevole, attendere che con gli anni le stacy diventino roastie e dopo essere state usate e gettate dai chad si accontentano dei normie, gli uomini così così, che costituiscono la gran parte della popolazione maschile e che vivono comunque meglio degli incel, ma solo perché non se ne rendono conto.
Gli incel infatti hanno una loro precisa idea anche della consapevolezza che gli attori di questo delirante teatrino hanno del loro ruolo. La maggior parte dei normie sono infatti «blackpillati», prendono cioè (metaforicamente) la pillola nera che, nella saga di Matrix, rappresenta un potente strumento di controllo sociale perché lascia il soggetto nell'inconsapevolezza. Gli incel hanno invece la pillola rossa, quella che ti dice che il re è nudo. A loro non la si fa. Loro sanno che, ad esempio, se sei un uomo da 5, potrai ambire a una donna da 4 o da 5, se proprio sei fortunato a una da 6; ma se gli uomini da 8 o da 9 si prendono per brama anche quelle, a loro toccherà accontentarsi di quelle da 3 o da 4, perché quelle da 5 o da 6 che siano state almeno una volta con chad non si accontenteranno di uno «sfigato» qualsiasi.
Una dinamica sociale aberrante a cui gli incel credono religiosamente. E infatti sui loro forum non fanno altro che raccontarsi episodi di vita vissuta a riprova dei loro teoremi, e sbeffeggiare coloro che non ne riconoscono la validità, che secondo loro ovviamente non hanno preso la pillola rossa.
Sarebbe facile liquidare il tutto come la follia di un gruppo di nerd sociopatici, di hikikimori (parola giapponese che designa coloro che si rinchiudono in casa perché vivono ogni altrove come un pericolo). Ma il fatto è questi uomini ogni tanto uccidono.
E il fatto ancora più grave è che in ogni uomo che sia mai stato rifiutato da una donna (quindi quasi tutti noi) c'è nascosto da qualche parte il semino di un incel, il misogino della porta accanto. Non apritela, per favore.
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