"La cena di stasera? Gli avanzi di ieri"

Milano - Mi scusi Sonia, sono le otto di sera, visto che da un momento all'altro arriverà suo marito e non Giovanni Rana, può dirmi cosa sta preparando per cena?
«Certo: con l'avanzo del prosciutto di ieri e la mozzarella sto imbastendo una omelette. Poi, a proposito di avanzi, è rimasto un po' di pollo di ieri e quindi ce lo rimangiamo. Magari con un'insalata. E se mi arriva un marito affamato oltre che stanco, vorrà dire che aggiungerò una minestrina o una pastina in brodo».
Ci si arrangia, mi pare di capire...
«Ci si arrangia per forza. Perché non abbiamo altre soluzioni e non possiamo permetterci di uscire fuori da un certo budget. Non siamo alla canna del gas ma non si può scialacquare quando ogni mese andiamo in rosso, nel bilancio familiare di 900-1000 euro».
Sonia Maspero ha 43 anni lavora part-time in una casa editrice, guadagna 1000 euro al mese, ha due figli, Carolina di 14 anni e Andrea di 4 e mezzo, ed è in attesa di un bimbo che arriverà fra quattro mesi. Suo marito, Danilo, ha 48 anni, lavora in pubblicità, rientra quando può e cerca di guadagnare più che può perché anche i bonus, quando arrivano, non bastano mai. Specie se ci sono anche altri due figli avuti nel precedente matrimonio che gravitano, almeno nei week-end, sul bilancio familiare.
Non sarete alla canna del gas, Sonia, ma sul ring di ogni giorno fate fatica a starci, perché?
«Il colpo di grazia ce l'ha dato il mutuo della casa. È un mutuo trentennale. Quando l'abbiamo fatto pagavamo 900 euro al mese. Non era poco, ma potevamo farcela, solo che nel giro di un anno e mezzo è arrivato a 1400 euro, così nemmeno il mio stipendio basta a pagarlo».
Dove avete trovato casa?
«Quando l'affitto coi patti in deroga a Milano non ci è stato più rinnovato abbiamo dovuto cercare fuori. Avevamo bisogno di un appartamento dove vivere in quattro ma a volte anche in sei, quando arrivano i figli di mio marito. Abbiamo trovato qui a Mediglia. Poco più di cento metri quadrati in un condominio carino. Solo che adesso dobbiamo davvero fare i conti al centesimo e tagliare. Tagliare continuamente e non solo il superfluo per andare avanti...».
Vediamo un elenco anche in ordine sparso dei suoi tagli...
«Cominciamo dalle vacanze. Quest'anno niente vacanze. Siamo stati in città. Fino all'anno scorso un viaggettino ce lo potevano permettere ma da quest'anno basta. Poi la spesa. Al pane non ci rinunciamo, ma alla carne rossa sì, quindi pollo a gò-gò. Poi i vestitini di Carolina. Mica deve sfilare in passerella, va a scuola in ordine, ma non è certo una signorina grandi firme. Quanto al superfluo del superfluo, tipo il telefonino, nemmeno ha il coraggio di chiedermelo Carolina...».
Si è dimenticata la spesa per i libri di testo...
«Diciamo che almeno questo problema l’abbiamo risolto alla fonte, perché abbiamo scelto di far frequentare a mia figlia la scuola steineriana.

La scuola ha un costo, ovviamente. Ma se non altro ho la certezza che i libri di testo non saranno almeno per un po’ una variabile impazzita nel nostro bilancio».
E domani?
«Petti di pollo, naturalmente».

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