Cent’anni di attività: la Cristoforo Colombo spegne le candeline

Esposti 150 scatti di Ruggeri, pugile fotografo

Mario Cappelli

La Cristoforo Colombo nota e gloriosa società romana di pugilato in via Tacito 39A, compie cent’anni di vita, essendo stata fondata il 14 marzo 1906 dal cavaliere Mario Saraceni. La Colombo nel passato ha anche avuto le visite di «vecchie glorie» come i prestigiosi Robinson, Moore, Hagler e Galindez. Per questo l’attuale presidente Alvaro Mencacci ha programmato interessanti iniziative culturali e sportive. Si comincia con una mostra fotografica a cura di Duilio Ruggeri, ex pugile della Colombo, intitolata «Passi nella città» e aperta al pubblico sabato 21 gennaio dalle ore 18 e domenica 22 gennaio dalle ore 10 alle 13. Dopo alcune foto storiche riguardanti la boxe, si entrerà nel vivo con una galleria di circa 150 immagini che ci accompagnano per Roma dove oltre i monumenti storici incontriamo colore e curiosità.
Duilio Ruggeri, romano di 49 anni, oggi è considerato uno dei fotografi più interessanti come lo attestano i vari riconoscimenti ottenuti, non ultimo quello ottenuto nel 2005 con il primo posto al Concorso internazionale artistico letterario Antonio de Curtis (Totò) in collaborazione con Radio vaticana. Sulla mostra «Passi nella città» dice l’architetto Ferdinando Di Carlo «la fotografia di Duilio Ruggeri trova la sua ispirazione costante nella luce, sia attraverso l’uso del colore, sia attraverso l’uso di un bianco e nero quasi cremoso, attutito da una interpretazione tenue, delicata, addirittura romantica. Egli con il suo obbiettivo ha scelto di raccontare la sua città, Roma: una metropoli fatta di vicoli, una città moderna, ma legata inscindibilmente alla sua storia millenaria e alle sue tradizioni». È questa la prima delle iniziative che la Cristoforo Colombo proporrà e a cui farà seguito nel prossimo mese una mostra di pittura e a marzo la presentazione del libro che racconterà la storia accompagnata da foto storiche di una delle più importanti società sportive d’Italia.


Il presidente Mencacci, è orgoglioso della sua società che annovera una settantina di ragazzi con due stimati maestri, Luciano Grillone ed Enrico Miccini, ma è molto critico con i tanti ostacoli che si trova avanti per utilizzare impianti per riunioni e far fare esperienze ai suoi giovani. «Ci hanno tolto anche il Palazzetto dello Sport - dice - dove entrarvi è difficile e se ci riesci devi pagare tantissimo e lo puoi fare solo con l’aiuto di sponsor, sempre difficili da trovare».

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