Centinaia di scuole senza il certificato antisismico: inadempienti Milano e altri dieci Comuni della provincia

Secondo una fonte regionale l’84 per cento delle strutture scolastiche risulterebbero monitorati ai fini della sicurezza. La stessa fonte precisa tuttavia che non solo Milano e altri 10 comuni del suo hinterland non hanno ancora provveduto a inserire i propri dati nell’anagrafe scolastica, ma che ciò avviene anche nelle province di Pavia e Sondrio. Le inadempienze registrate in questa realtà sarebbero già incompatibili con la percentuale denunciata. Il problema è comunque ben presente all’assessore competente Gianni Rossoni che ci dichiara: «Regione Lombardia ha sempre collaborato al meglio nel suo ruolo di intermediario tra lo Stato e gli enti locali e nel finanziare la formazione degli intervistatori che presso i comuni e le province verificano nel dettaglio lo stato degli edifici». Attualmente l’impegno più urgente è quello assunto in seguito alla tragedia di Rivoli dove uno studente aveva perso la vita travolto dal crollo del soffitto dell’aula dove stava studiando. «Il 26 gennaio scorso - precisano all’assessorato della Formazione - la Regione ha firmato un protocollo in base al quale, in collaborazione con la Protezione civile, l’ufficio scolastico regionale, Anci, Uncem e Upl, si impegna a effettuare una ricognizione nelle scuole statali lombarde per monitorare lo stato dell’arte da un punto di vista non strutturale (balconi, sottotetti, ecc.). La Regione coordina il Gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle parti sottoscriventi il protocollo. Il Gruppo di lavoro costituisce le squadre tecniche (due tecnici per ciascuna) per sopralluoghi presso le scuole. La mappatura delle priorità dovrà essere completata entro il prossimo 10 settembre. Le risorse statali assegnate alla Lombardia per questi interventi (nell’arco del 2009) sono pari a 11.164.484 euro. Per le opere da realizzare è prevista una copertura finanziaria in egual misura da parte di Stato, Regione ed ente beneficiario. La Regione prevede di stanziare per l’anno 2009 la somma di 15 milioni». Si tratta in ogni modo di interventi di emergenza che non risolvono il problema di avere sotto controllo le scuole per tutti i rischi che corrono. Lo sa bene l’architetto che coordina l’osservatorio dell’anagrafe scolastica di Milano e provincia: «Questo intervento – dice – è certamente positivo, ma resta pur sempre del tutto parziale.

Si potranno accertare certe pericolose anomalie presenti nelle strutture scolastiche, ma continueremo a non sapere in che condizioni sono per la maggior parte del rispetto delle norme che devono garantire la sicurezza».

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