Cercansi finanziatori per costruire case

Legacoop Abitanti lancia una piattaforma di investimento per pubblico e privato

Cercansi finanziatori per costruire case
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Una risposta concreta alla crescente domanda di alloggi a prezzi sostenibili è arrivata ieri da legacoop Abitanti. Ha un potenziale enorme, infatti, la piattaforma per l'abitare lanciata durante l'European Responsible Housing Finance Summit. Si tratta della Piattaforma d'Investimento per lo sviluppo delle Politiche Abitative che raccoglie fondi pubblici e privati, italiani ed europei per la realizzazione di alloggi da destibare all'affitto a canone calmierato. «La nostra visione spiega la presidente di Legacoop Abitanti Rossana Zaccaria è di un Piano Pluriennale di interventi destinati alla crescente domanda di alloggi a prezzi sostenibili che sia finanziato dalla Piattaforma e che su indicazione delle Regioni consenta ad operatori pubblici e privati, quali le Cooperative di Abitanti, di realizzare, anche utilizzando patrimonio pubblico, alloggi a canoni di locazione sostenibili per l'intero Paese».

L'obiettivo è finalizzato alla realizzazione dei 20mila alloggi in tutto il Paese (40% del fabbisogno) a canone calmierato di circa 70 metri quadri ciascuno per un intervento di quasi 5 miliardi di euro e un contributo pubblico diretto e indiretto di 1,496 miliardi di euro con una struttura finanziaria basata su una partnership pubblica (34%) e privata (66%). Il risultato dei programmi di edilizia sociale basati sulla piattaforma sarà un canone di locazione tra i 60 e i 75 euro al metro quadro annuo per un alloggio in affitto mensile di 70 metri quadrati tra i 350 e i 450 euro al mese.

A fronte del Piano casa da 10mila alloggi a canone calmierato, il Comune ha messo a disposizione una ventina di aree di proprietà, di cui due molto grandi a Porto di Mare e al Palasharp, per agevolare i costruttori e gli sviluppatori nell'operazione, abbattendo i costi di partenza.

«Il fatto di avere le aree non è sufficiente per la sostenibilità dell'operazione - spiega Matteo Busnelli, presidente di Legacoop Lombardia- tanto che servono sostegni di altro tipo che aiutino e accompaganino nella realizzazione degli alloggi. La piattaforma nasce proprio per questo: a inizio 2025 si concluderà lo studio di fattibilità e nel giro di un anno ci dovrebbero essere le prime risposte. Entro fine anno il Comune lancerà la manifestazioni di interesse per le prime 4 aree. «Quello delle cooperative è un modello storico e solido, con un centinaio di anni alle spalle - spiega Busnelli - le 18.500 abitazioni in Lombardia sono tutte occupate, non solo, abbiamo una lista di attesa di 5mila famiglie. La domanda è così pressante che alcune cooperative hanno chiuso le liste d'attesa».

A colpire, oltre all'aumento della domanda - fino a una decina di anni fa c'erano ancora degli appartamenti liberi- ma anche la composizione: il 70% è formato da famiglie, composte per la maggior parte da 3 membri e il restante terzo da professionisti, giovani lavoratori e single, con un'età media tra i 30 e i 35 anni».

Si tratta di professionisti di alto profilo al primo impiego, che con l'aumento del costo della vita a Milano non ce la fanno ad accedere al mercato libero, ma non hanno le caratteristiche per accedere all'edilizia residenziale pubblica (gli affitti delle cooperative hanno canoni del 60% inferiori a quelli di mercato).

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