Chi all'ambasciata Usa a Roma? Obama vuole scegliere personalmente

Partito Ronald Spogli, cominciano a circolare i nomi di chi potrebbe esserne il succesore. Ma il presidente prende tempo per individuare l'uomo giusto e intanto a via Veneto fanno notare che anche per il G8 di Genova un ambasciatore Usa in Italia ancora non c'era...

Chi all'ambasciata Usa a Roma? 
Obama vuole scegliere personalmente

L'ultima voce messa in circolazione riguarda Nina Gardner, figlia di Richard che fu in Italia dal '77 all'81 inviatovi da Jimmy Carter e che visse nella penisola un periodo, tutto sommato, di fuoco: dalla marcia dei 40mila al rapimento Moro, dalla vicenda degli euromissili a quella del compromesso storico e alle BR. Si dice che potrebbe essere lei "la donna" che Obama potrebbe scegliere come nuovo ambasciatore a Roma.

A confutare la tesi, c'è la regola per cui - da sempre e confermata dagli addetti ai lavori - i nomi fatti emergere prima della scelta, finiscono regolarmente "bruciati" nel tritacarne delle candidature, e il fatto che abbia un marito, Francesco Olivieri, anche lui diplomatico, ma italiano: già consigliere di Ruggiero e di Amato oltrechè ambiasciatore a Tunisi. Difficile che Washington possa destinare via Veneto e villa Taverna alla moglie di un personaggio di livello in un ministero degli Esteri straniero. E così si resta per ora al buio, appena appena rischiarato dalle voci, provenienti dall'altra parte dell'Atlantico, per le quali è sicuro che Barack Obama voglia scegliere lui personalmente il prossimo ambasciatore Usa a Roma, in quanto ritiene l'Italia un paese importante per lo sviluppo della sua politica internazionale, con cui proseguire lo stretto rapporto già ottenuto dal suo predecessore alla Casa Bianca.

C'è chi fa i nomi di un italo-americano d'Arizona, che avrebbe devoluto cospicui capitali per la sua campagna elettorale e non manca chi spende il nome di John Podesta, già capo dello staff di Bill Clinton dal '98 al 2001, vice di Obama nella transizione tra Bush e il neo-presidente e una delle eminenze grige di maggior rilievo nel pensatorio democratico. Anche in questo caso, c'è chi nega vedendo in Podesta (padre italo-americano, madre greca) una ipotesi partita più da ambienti vicini al nuovo segretario di stato Hilary Clinton che da un imput del nuovo inquilino della Casa Bianca. Si vedrà.

Nè è detto del resto che il successore di Ronald Spogli, che ha lasciato Roma la scorsa settimana per la California dove rimarrà qualche mese in attesa di trasferirsi a Parigi, che ha eletto a sua futura residenza (con tappe a più riprese in Italia) possa essere scelto in un periodo necessariamente breve.

A chi chiede se ci sarà un nuovo ambasciatore in tempo per assistere Obama per il G8, in programma a La Maddalena dall'9 al 10 luglio, da via Veneto replicano facendo notare che in analoga occasione, quella del G8 a Genova (luglio 2001), la nomina di Mel Sembler a successore di Thomas Foglietta venne solo dopo il summit dei grandi.

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