A chi lasciare l’azienda in eredità? La maggioranza preferisce le figlie

I proprietari di imprese a conduzione familiare puntano sulle donne: «Sono più affidabili»

Il passaggio di testimone nelle attività di famiglia? Vincono le donne, preferite agli eredi maschi dal 60% dei genitori. L’erede ideale? Federica Guidi e Giulia Ligresti nella top five.
Lo rivela una ricerca che sarà pubblicata domani sul settimanale Diva e Donna, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bellisario e con la supervisione scientifica del Prof Cicogna, su un panel di 500 genitori con figli che ne stanno seguendo le orme professionali. A prescindere dal tipo di attività economica la preferenza non lascia dubbi: la discendente donna garantisce successo e continuità.
Ma ecco i dati nel dettaglio. Il 68% di chi è a capo di un’attività familiare preferisce essere sostituito al ponte di comando dai figli. I motivi? Salvaguardare la tradizione e mantenere il carattere familiare dell’azienda per la maggior parte degli intervistati.
Quanto poi a scegliere tra il maschio e la femmina, un plebiscitario 60% affiderebbe all’erede in gonnella le chiavi dell’azienda, contro il 32% che sembra confidare nel maschio. I motivi della bulgara preferenza? I genitori reputano la figlia più responsabile e perseverante (29%), oltre che più preparata e competente (22%).

Il 19%, poi, è convinto che sia più oculata negli investimenti e capace nella gestione ordinaria dell’attività, più legata alla tradizione familiare e integra dal punto di vista valoriale (16%). Il 12%, infine, vede come uno strumento di crescita aziendale la creatività e intuitività della componente femminile.

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