Sanremo - Il circo ha chiuso. Trasloca da Sanremo, corso Matteotti, a Milano, via Padova, cambiando non soltanto indirizzo ma anche rete, da Rai a La7. Piero Chiambretti e la sua orchestra contano l’incasso, hanno fatto il pieno, «esaurito» ogni sera, il festival con gli occhi piccoli «durante» si è risvegliato vispo «dopo». Una specie di amici miei o di quelli della notte, c’è stato di tutto, cannoli e femmine provocanti, traslocando di venti metri, da un teatro a una sala stampa, da Pippo a Piero, da Michelle a Marina, da Fabrizio a Momo, l’open space di Sanremo è riuscito comunque a ottenere il risultato. E adesso? Piero Chiambretti ha messo in valigia gli abiti di scena, roba da direttore del circo, colori e stoffe da gazebo estivo o tendone circense. Ha spento la luce e si è concesso il giorno di riposo. Finalmente. Quattro notti senza sonno, grazie a Pippo & Michelle fuori orario, quattro notti con il sorriso Durban’s dopo aver morso anche i cavi delle telecamere, non per la fame ma per la rabbia di quella mezzora e più di ritardo. Quattro mattine con la lingua impastata ma gli occhi vivaci grazie ai dati di ascolto sul comodino, per riscoprirsi uomo di spettacolo e non di semplice sollazzo goliardico.
Fabrizio Del Noce lo ha ribadito nel sito giusto, il Dopofestival, una specie di Cotton club de noantri, seduto in poltrona, un po’ ingessato e timoroso, dirimpetto al Chiambretti medesimo che poteva guardarlo dall’alto in basso. «Ha la mia massima fiducia e stima, il suo contratto con La 7 scadrà il 31 dicembre», così ha detto il direttore. Il direttore del circo ha appena sussurrato di rimando: «Grazie, devo essere sincero, lei mi aveva offerto i pacchi, lo ammetto ma io ho preferito evitare il pacco». Insomma la Rai ci stava pure ma Chiambretti ha preferito stare in surplace, frequentando le scuole serali di La7 e di Markette. In verità lo stesso Chiambretti ha scherzato facendo sul serio: «Dopo questa esperienza posso tornare in Rai ma come direttore generale così mi aumento lo stipendio e non mi mando via». A sera supershow, Piero ha travolto il festival: «L’anno scorso toccavano tutti Baudo quest’anno Pippo è infoiato tocca lui tutte». Presentata/o Simone/a Cipollone in arte Momo («ognuno ha la propria Cruz»), al signor Beghelli (Baudo) e ad Heidi regina dell’Emmenthal (Michelle) ha precettato sul palco Del Noce per il ballo propiziatorio, happening irresistibile. Così è Chiambretti se ci pare. E sulle pagine di Chi ha voluto scrivere così: «Sappiamo che Del Noce è un personaggio bizzarro, uno che azzecca pacchi ma li può anche tirare. Io mi sono collocato nello spazio di Vespa che fa un programma chiamato Porta a Porta. Allora bisognerebbe aprire una porta, la mia, e chiudere quella di Vespa». Per capire definitivamente quale sia il rapporto d’amore tra Chiambretti e la Rai serva la lettura della sua confessione strappacuori dedicata alla fidanzata: «L’altra sera al Dopofestival, Signorini in collegamento da Milano ha fatto inquadrare a sorpresa la mia Ingrid che era fra il pubblico. Lei è meravigliosa, ha principi sani e con valori un po’ dimenticati dalle nuove generazioni. Non è un’arrivista, non è calcolatrice. Lei vorrebbe sposarsi perché vede nel matrimonio un obiettivo importante. Io sono un po’ diverso, ho il terrore, sono preoccupato.
Totale: la Rai è come Ingrid, tutte e due fanno la corte a Piero ma devono avere pazienza, il direttore del circo ha ancora tanta voglia di divertirsi. \
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