Ciak, si gira: a Vienna sui set dei film più celebri

Ciak, si gira: a Vienna  sui set dei film più celebri

Tutto iniziò nel '48, anche se già negli anni '20 Vienna fu protagonista di lungometraggi hollywoodiani. Ma fu il film «Il terzo uomo» di Carol Reed, girato quell'anno, con l'inarrivabile Orson Welles, a decretare la capitale dell'Austria perfetto set cinematografico. Non meraviglia allora che la «Viennale», Mostra internazionale del cinema (www.viennale.at), dal 24.10 al 6.11, acquisti sempre più importanza. E' ambita dai cinefili, e non solo, che possono scoprire la città percorrendo gli itinerari legati alle riprese di pellicole importanti. Ne proponiamo tre, ma il gioco si può moltiplicare a piacere.
Orson Welles, dunque, rende eterne alcune location, come il Prater con la ruota panoramica, alta 65 m, set anche di «007 - Zona Pericolo», 15esimo titolo della serie. Ottima la cotoletta Wienerschnitzel da Schweizerhaus, quasi ai piedi della ruota stessa. In Praterstr. Song è una commistione tra mobili délabré (da 3000 euro) e abiti minimalisti. Indimenticabili le scene dell'inseguimento attraverso la rete fognaria, che si visita - da maggio a ottobre - con ingresso in Karlsplatz, dilatata piazza (vi si girarono «Scorpio» con A. Delon e B. Lancaster, e il «Commissario Rex», per 11 edizioni ambientato a Vienna) con l'omonima chiesa barocca, il giardino e la fontana di Henri Moore, il Politecnico e le due più belle stazioni della metro, di Otto Wagner. Piatti etnici al Kunsthallencafe, vetrate, soffitto chiaro con coleotteri neri intagliati, tavoli verde mela: anche sede di mostre d'arte.
D'obbligo la visita al Museo del Terzo Uomo in Pressgasse: memorabilia raccolte in 18 anni da Karin e Gerhard (www.3mpc.net). Vicino, Naschmarkt è sinonimo di mercato alimentare, e dell'antiquariato nel weekend. Si distende su una strada che abbaglia per alcune case fine '800 di O. Wagner: in Koestlergasse 1 e 3 porte e balconi con volute fitoformi; in Linke Wienzeile 38/40 facciata decorata con peonie in maiolica. Kettenbrueckengasse regala una sfilata di negozi validi: Bananas propone arredi anni '30- 70; da Katharsis, S. Kreuzberger disegna abiti geometrici (200 euro); da Henzls, Gertrude crea 24 miscele di sale ed erbe e 20 tipi di zucchero; al n. 10 ecco una vecchia barberia ancora attiva; in Schleifmuehlgasse Flo-Mode esibisce abiti e accessori vintage. Altri ciak risuonano in St. Stephans Dom e in Schreyvogelgasse: Welles esce di notte dal portoncino n. 8.
E un gatto miagola. Attraversando Stadtpark, giardino romantico, dove scorre il Wien Fluss con un lungofiume liberty, si ripercorrono ulteriori scene.
Si cambia pellicola d'improvviso alla vicina fermata della metro in Lothringerstr. Qui si materializza Isabelle Huppert, protagonista de «La Pianista» ('01), che incontra l'amore sull'attigua pista di pattinaggio (aperta da ottobre a maggio) del 1867. Poco oltre ritroviamo i personaggi del film alla Konzerthaus, inizio '900, la prima multisala viennese per concerti. Intatti la hall, il guardaroba in legno, le luci in ottone, il pavimento liberty; attigue, la Scuola di musica e la Biblioteca.
Per uno spuntino c'è la Cafeteria Schwarzenberg; poi il Belvedere Superiore, galleria dei maestri del '900, e il Museo della Città, architettura anni '50 di O. Haerdtl.
Il tram D va alla casa-museo di Freud (freud-museum.at), set di «A Dangerous Method» ('11) con V. Mortensen nei panni del celeberrimo psicanalista e M. Fassbender in quello di Jung. In Berggasse 19 Freud studiò e ricevette i suoi pazienti dal 1891: mobili e ambienti originali. Sulla stessa strada, al n. 14, daTankai borse fatte a mano (da 300 euro); per un menu di pesce, Ragusa al n. 15, e al n. 24 Rebhuhn, specialità in un'atmosfera calda. Il ciak è risuonato anche al Café Sperl in Gumpendorferstr. 11, dal 1880 uguale a se stesso con sedie Thonet, specchi, ottoni, stecche porta-quotidiani, biliardo, piatti della tradizione. Al n. 15/17 Lichterloh, superbi mobili e suppellettili di Modernariato. Si dorme all'Altstadt (altstadt.

at, doppia da 145 euro), casa ottocentesca, 45 camere opera di designer come Matteo Thun, che si alternano ad appartamenti abitati da inquilini; salotto con camino, giornali e riviste, pasticcini e bevande a ogni ora; tele d'arte contemporanea. Fuori … ciak, si gira.
Informazioni: www.vienna.info; austria.info; voli Austrian Airlines, austrian.com.

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