Cibo gratis (e tanto affetto) a chi adotta un cane anziano

Aumentano gli esemplari avanti con gli anni presi dai rifugi. E le amministrazioni aiutano i nuovi padroni

Cibo gratis (e tanto affetto) a chi adotta un cane anziano

In Italia più di 160mila cani vivono rinchiusi in rifugio, di questi oltre il 40 per cento è costituito da animali con più di cinque anni. Insomma, da esemplari anziani. Che sono destinati a restare in gabbia per molto tempo, perché quasi nessuno è disposto ad adottarli. Quasi, perché negli ultimi anni sono aumentati i cittadini che hanno deciso di prendersi cura di un amico a quattro zampe ormai in terza età. Secondo i dati recentemente diffusi da Aidaa - Associazione italiana difesa animali e ambiente ogni anno circa il 25 per cento delle adozioni riguarda cani anziani, soprattutto di media e piccola taglia. Il totale è di quasi ottomila animali presi in carico, fra cuccioli e adulti. Si tratta di un piccolo boom, che dimostra come la sensibilità verso questo tema stia progressivamente crescendo.

A chiedere di poter portare a casa cani ormai senior sono soprattutto persone in terza età e sole, per le quali è più facile seguire un animale già grande, e quindi meno esuberante e più posato. Sempre secondo l'associazione, ogni anno sono quasi 25mila i cani adottati da cittadini anziani, nella maggior parte dei casi single, separati o vedovi. Sono in aumento soprattutto le richieste da parte degli over 60, che spiccano in Regioni quali Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia. La tendenza è molto forte anche all'estero. Basti pensare che nella lontana Australia è appena stato varato un progetto che mira a favorire l'incontro fra persone e cani in terza età, con l'obiettivo di migliorare la vita di entrambi. L'iniziativa è stata battezzata «Frosty face fostering programme» e ha già permesso di salvare venti animali destinati a rimanere soli. «Tutto è cominciato da un problema - spiegano gli ideatori -. Abbiamo conosciuto diversi nonni e nonne che pur volendo avere un cane, non se lo potevano permettere». E così hanno pensato a una formula nuova, che prevede una sorta di affido al posto della tradizionale adozione e permette agli amici a quattro zampe di essere presi nuovamente in carico dall'associazione in caso di scomparsa del padrone.

Anche in Italia si sta facendo molto in questo senso. Proprio quest'anno la Lega nazionale difesa del cane ha rinnovato l'iniziativa «Adotta un nonno»: a chi decide di offrire una casa a un quadrupede di età superiore a 12 anni viene garantita una fornitura gratuita di cibo. «Chiunque abbia adottato un cane adulto può testimoniare che anche loro sono capaci di affezionarsi almeno quanto un cucciolo, o forse anche di più - fanno sapere dall'associazione -. Anche un nonnino può riservarci un mondo d'affetto, di gratitudine e immensa gioia». Ma i benefici di prendersi cura di un animale non più giovane non finiscono qui. Gli animale relegati per molti anni in gabbia hanno una capacità unica di regalare amore a chi li salva dalla solitudine, sono compagni di vita fedeli e sempre presenti. Inoltre, rispetto ai cuccioli, sono più facili da gestire perché hanno ritmi di vita meno impegnativi. Sono generalmente animali più tranquilli e posati e proprio per questo sono consigliati alle persone in terza età. Proprio per questo il Comune di Ferrara ha deciso di lanciare l'iniziativa «Adotta un cane over 8 o disabile».

Attualmente sono 106 gli animali ricoverati nel canile pubblico, di questi 60 hanno un'età superiore agli otto anni, altri cinque sono costretti a camminare grazie all'ausilio di un carrellino. Chi decida di prendersi cura di loro potrà usufruire delle cure veterinarie gratuite, così come delle vaccinazioni polivalenti annuali.

Ma anche della prima toelettatura offerta da un negozio convenzionato e della fornitura di cibo per un anno. Oltre a sconti nel caso sia necessario lasciare il cane in pensione. A oggi già tre amici a quattro zampe fortunati sono entrati in casa, aspettando di essere raggiunti dagli altri.

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