Strade Bianche, Pogacar trionfa in solitaria dopo una fuga di 81 km

Dominio assoluto del ciclista sloveno, che fa il vuoto a 81 km dal traguardo e bissa il successo del 2022. Completano il podio Skujins e Van Gils

Strade Bianche, Pogacar trionfa in solitaria dopo una fuga di 81 km
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Tadej Pogacar vince per la seconda volta in carriera le Strade Bianche. Scattato ai -81 km dal traguardo, lo sloveno della UAE Emirates si aggiudica la 18ª edizione della Classica del Nord più a Sud d'Europa, alzando le braccia al cielo in solitaria a Piazza del Campo, a Siena, dopo oltre 200 chilometri di percorso.

Due anni fa aveva lasciato tutti a bocca aperta con un assolo di 50 chilometri. Ma anche stavolta Pogacar non smette di stupire. Una prova di forza del 25enne sloveno, la sua è un'azione di rara potenza, che non frena nè in salita nè sullo sterrato, lasciando ai rivali solo le briciole. Pogacar ha attaccato sullo sterrato di Monte Sante Marie. Quando lo sloveno si alza sui pedali nessuno riesce a stargli a ruota: nel giro di una decina di chilometri il gruppetto di inseguitori - inizialmente una ventina - si becca due minuti.

Un distacco destinato a crescere, con Pogacar che si diverte fra il tratto di Monteaperti e l'arrivo sul Colle Pinzuto mentre dietro si va a velocità ridotta, come se si facesse un altro sport. Il fuoriclasse della UAE Emirates ha tutto il tempo per godersi l'abbraccio del pubblico che lo acclama sul ciglio della strada, concedendo sorrisi e pollici su prima dell'arrivo in pompa magna nella storica piazza senese, dove si permette anche di scendere dalla sella e sollevare al cielo la sua bici.

Alla fine è poco sopra i 2'40" il gap accusato dai primi inseguitori, con Toms Skujins (Lidl-Trek) che soffia la seconda piazza a Maxim Van Gils (Lotto Dstny) mentre il campione uscente Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), a quasi 4 minuti, deve accontentarsi della quarta posizione finale. Settimo Davide Formolo, il migliore degli italiani.

Anche se mancavano Van der Poel, Van Aert, Evenepoel e soprattutto Vingegaard, quella dello sloveno resta un'autentica impresa. La stagione che lo vedrà andare al doppio assalto di Giro d'Italia e Tour de France, inizia così nel migliore dei modi per Pogacar, che iscrive il suo nome per la seconda volta in carriera nell'albo d'oro della prima classica italiana dell'anno. Adesso appuntamento sabato 16 marzo alla Milano-Sanremo, dove è sempre stato grande protagonista. Lo aspetta il campione del mondo Van der Poel.

"Questa è una gara bellissima, che ha un fascino unico - se la gode lo sloveno -ho avuto ottime sensazioni nella prima parte di gara ed era la cosa più importante, la squadra ha fatto un lavoro davvero super per lanciarmi e lì sono partito, era il momento giusto per provarci. La prima gara della stagione è sempre dura, soprattutto dal punto di vista mentale, perchè non sai mai se le tue sensazioni sono giuste anche se sai di aver lavorato bene", aggiunge lo sloveno, che in Italia continua a trovare terreno fertile per le sue imprese: l'ultimo successo del suo 2023 era infatti arrivato a ottobre nel Giro di Lombardia. Oggi la scena è tutta di Pogacar.

Ordine d'arrivo

1) Tadej Pogacar (UAD) in 5h19'45''

2) Toms Skujins (LTK) +2'44''

3) Maxim Van Gils (LTD) +2'47''

4) Tom Pidcock (IGD) +3'50''

5) Matej Mohoric (TBV) +4'26''

6) Benoit Cosnefroy (DAT) +4'39''

7) Davide Formolo (MOV) +4'41''

8) Lenny Martinez (GFC) +4'48''

9) Filippo Zana (JAY) +4'49''

10) Christophe Laporte (TVL) +5'17''

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