Tour, la cronometro sorride ad Evenepoel: Pogacar contiene i danni e rimane maglia gialla

Il campione del mondo impone la sua legge nella prima cronometro del Tour, ma stacca Pogacar di soli 12 secondi: non abbastanza per portargli via la maglia gialla. Terzo Roglic, che scavalca Vingegaard

Fonte: Twitter (@LeTour)
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La prima cronometro del Tour de France conferma quello che molti nel gruppo sospettavano: Remco Evenepoel è ancora il più forte nella lotta contro il tempo ma Tadej Pogacar non è molto lontano. Alla fine il campione del mondo riesce a portarsi a casa la sesta tappa del Tour 2024 ma non ce la fa a scippare la maglia gialla allo sloveno: la distanza da Pogacar è di soli 12 secondi, mentre Roglic riesce nel finale a scavalcare un Vingegaard non ancora al meglio della condizione. C’è ancora tanta strada da fare prima di arrivare a Nizza ma sembra sempre più chiaro che questo Tour de France se lo contenderanno questi quattro campioni.

Philipsen squalificato, Campenaerts c’è

Ancora prima che un solo ciclista scenda in strada per affrontare la prima cronometro di questo Tour 2024, la carovana è ancora scossa dalle polemiche per la squalifica inflitta a Jasper Philipsen dopo la volata di giovedì. L’atleta belga è stato retrocesso in 107a posizione per aver modificato la traiettoria durante la volata, danneggiando in maniera più o meno volontaria il rivale Wout Van Aert. Il belga ha prima lanciato una stoccata al connazionale, dicendo che è una sua “brutta abitudine”, mentre Philipsen si è scusato pubblicamente venerdì mattina: “Voglio vincere ma non a tutti i costi: non mi comporterei mai in maniera tale da mettere a rischio la sicurezza di un altro ciclista”. Paradossalmente il primo a prendere il via è proprio Mark Cavendish, ultimo nella generale dopo i tanti minuti persi nelle prime tappe italiane, quando stava poco bene. La cosa lo preoccupa molto meno ora che ha messo nel carniere il record e la vittoria di tappa numero 35 al Tour de France.

Tour tappa 7 Cavendish

I primi a scendere in pista sono i velocisti, da Philipsen a Girmay e quei ciclisti che hanno già accumulato ritardi importanti ma la cronometro è abbastanza breve da consentire di andare a tutta senza dover fare troppe considerazioni strategiche. Uno dei tempi migliori lo fa segnare lo svizzero Bissegger, che scavalca Politt di ben 42 secondi: la prestazione del pistard elvetico è davvero convincente e gli consente di rimanere nella poltroncina del vincitore per parecchi minuti. Il tempo intermedio di Lazkano non è male ma Kevin Vauquelin è decisamente più in palla, facendo fermare il cronometro 22 secondi prima dello svizzero. Il duello a distanza tra Campenaerts e Kueng è scosso dal problema alla catena del campione elvetico, che chiude terzo dietro al belga e al giovane francese, che sta vivendo un ottimo Tour de France.

Tour tappa 7 Vauquelin

Lotta a quattro, la spunta Evenepoel

Da questo punto in avanti si vive solo dell’attesa per gli specialisti e sperando che ci sia qualche exploit a sorpresa: Armirail chiude con l’ottavo posto provvisorio mentre Wout van Aert ha una cronometro abbastanza dimenticabile, confermando che il belga non è ancora al meglio della condizione. Mentre i ciclisti più attesi si preparano a scendere in strada, l’irlandese Ben Healy fa segnare intermedi davvero impressionanti ma si tratta solo di un fuoco di paglia, visto che paga lo sforzo nell’ultimo tratto, chiudendo in terza posizione dietro a Campenaerts e Vauquelin. Se Geraint Thomas chiude con un mediocre 15° posto, ben lontano dal suo meglio, Derek Gee sembra in buona condizione; al secondo intermedio ha il quarto miglior tempo. Attorno alle 17 prendono il via i ciclisti top, a partire da Primoz Roglic, che ha molto da dimostrare in questa cronometro dopo un inizio di Tour non certo impressionante.

Tour tappa 7 Roglic partenza
Fonte: Twitter (@LeTour)

Vingegaard parte forte ma gli occhi di tutti sono puntati sul campione del mondo della corsa contro il tempo; Remco Evenepoel parte determinato non solo a portarsi a casa la vittoria ma a provare a scippare la maglia gialla a Tadej Pogacar. Si decide tutto nella mezz’ora scarsa di battaglia a distanza che decideranno il destino di questa cronometro e, forse, forniranno indicazioni importanti per il futuro di questo Tour de France. Il campione sloveno parte con un’espressione determinata sul volto: sicuramente è deciso a dare battaglia fino in fondo. Roglic fa segnare il miglior primo intermedio ma è costretto a cedere il trono virtuale quando Vingegaard arriva sparatissimo: Evenepoel fa meglio di 11 secondi mentre Pogacar contiene i danni, chiudendo il primo intermedio a tre secondi dal campione del mondo.

Tour tappa 7 Pogacar

Il secondo intermedio vede Evenepoel allungare nettamente nei confronti dei rivali, con il solo Pogacar che sembra in grado di resistere, perdendo comunque dieci secondi. A quanto pare la missione del campione sloveno è quella di contenere i danni ed evitare che il campione belga gli tolga dalle spalle la maglia gialla: vedremo se ci riuscirà o meno. Al traguardo arriva Primoz Roglic, che rimpiazza in vetta Campenaerts ma occhio al finale di Vingegaard, che non sembra pedalare con la solita scioltezza e sta perdendo parecchi secondi da Roglic. Pogacar non ci sta a perdere ed approfitta della discesa per limare sei secondi al vantaggio di Evenepoel: alla fine si deciderà tutto sul filo dei secondi. Vingegaard chiude alle spalle di Roglic ma occhio alla ruota posteriore di Evenepoel, che potrebbe aver avuto una mini-foratura: tra lui e Pogacar è questione di pochissimo. Il campione del mondo chiude in 28’52” e deve attendere per vedere se l’ultimo strappo gli basterà per tenere alle spalle il cannibale sloveno. Si porta a casa quindi la prima vittoria di tappa e rosicchia 12 secondi alla maglia gialla, che conferma però di potersela battere anche nella corsa contro il tempo.

Tour tappa 7 Evenepoel problema
Fonte: Twitter (@LeTour)

La classifica

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La tappa di domani

Dopo un inizio di Tour insolitamente complicato, la fine della prima settimana della Grande Boucle avrà tappe non particolarmente insidiose. Il percorso dell’ottava tappa, infatti, contiene parecchie salite, alcune delle quali anche abbastanza ripide ma non abbastanza lunghe per causare problemi ai ciclisti che puntano alla vittoria a Nizza.

Tour 2024 tappa 8 altimetria
Fonte: ASO

Se buona parte degli esperti sembrano convinti che ci sarà ancora una volata di gruppo, la gran fatica della cronometro potrebbe privare le squadre dei velocisti delle forze

necessarie per riprendere fughe importanti. In tal caso, occhio ai tanti ciclisti ancora a caccia di una vittoria di tappa: non saranno molte altre le occasioni per portarsene a casa una.

Tour 2024 tappa 8 planimetria
Fonte: ASO

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