Tour, a Digione si arriva al fotofinish: Groenewegen la spunta su Philipsen e Girmay

Dopo i festeggiamenti per il record, Cavendish non riesce a ripetersi a Digione, dove il campione dei Paesi Bassi la spunta sul belga e sulla maglia verde. Domani la cronometro con la sfida Evenepoel-Pogacar

Fonte: Twitter (@LeTour)
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Dopo i grandi festeggiamenti per il record di vittorie al Tour di Mark Cavendish, il campione britannico non riesce a portare il numero di trionfi a 36, perdendo contatto nel rettilineo finale. A Digione ci vuole il fotofinish per capire chi tra il campione dei Paesi Bassi Dylan Groenewegen ed il campione belga Jasper Philipsen si sia portato a casa la sesta tappa del Tour de France 2024. Il belga approfitta del lancio di Van der Poel, sgomita un po’ ma non si accorge che dall’altra parte della strada il ciclista oranje era un filino più veloce. Dopo due tappe per velocisti, domani toccherà agli uomini jet sfidarsi nella prima cronometro della Grande Boucle con la sfida tra Remco Evenepoel e Tadej Pogacar per la maglia gialla.

Pioggia e ritmo rilassato

Con il gruppo ancora in festa per l’impresa di Mark Cavendish, la carovana del Tour riprende il viaggio attorno alla Francia con una nuova tappa fatta apposta per i velocisti, vista la mancanza quasi totale di asperità. Prima di arrivare a Digione, infatti, solo una salita di 4a categoria a pochi chilometri dall’inizio e poi tanta pianura prima della prevedibile volata di gruppo. Se ieri il gruppo se l’era presa molto comoda, il rischio di pioggia e vento nel finale di tappa convince tutti a partire in maniera più vivace per affrontare al meglio l’unico GpM ed il traguardo volante. Ai piedi del Col du Bois Clair il gruppo è ancora compatto ma la pioggia è sufficiente per sconsigliare a tutti di andare a riprendere Zingle e la maglia a pois Abrahamsen quando scattano a 700 metri dallo scollinamento.

Tour tappa 6 Abrahamsen fuga
Fonte: Twitter (@MaillotjauneLCL)

Dopo aver perso la maglia verde nei confronti di Girmay ieri, il norvegese non si rialza appena portato a casa il punto per la classifica scalatori ma continua a spingere per raccogliere il massimo dei punti al traguardo volante. Il gruppo per ora lascia fare ed il vantaggio sale progressivamente fino a 1’15” ma, ad un certo punto, il duo di testa si mette a chiacchierare quando capisce che il peloton si sveglierà solo a qualche chilometro da Cormatin. Quando le squadre dei velocisti iniziano le schermaglie per prendersi i punti, la velocità media aumenta vertiginosamente fino a riprendere Abrahamsen e Zingle a 3 chilometri dal traguardo volante. Alla fine, nonostante lo lanci Campenaerts, De Lie non riesce a trovare il momento giusto per l’attacco e viene beffato da Jasper Philipsen, che ha la meglio su Girmay e Pedersen: il vantaggio del ciclista eritreo nella classifica a punti sale quindi a 10 punti nei confronti del danese della Lidl-Trek.

Tour tappa 6 gruppo
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Pogacar, che rischio!

L’asfalto bagnato ed il rischio vento rende molto reale il rischio di rimanere indietro quando si formeranno i classici “ventagli”. Qualche chilometro dopo sono la Bora-Hansgrohe e la Visma-Lease a Bike a tirare in testa al gruppo a scanso di equivoci, marcate strette dalla Uae Team Emirates. Ad 85 chilometri dal traguardo, Van Aert e Laporte impongono un cambio di ritmo che coglie parecchi ciclisti di sorpresa, incluso Mark Cavendish, che è costretto a fermarsi per un problema meccanico proprio mentre il gruppo si stava frazionando. L’azione della Visma ha visto la risposta puntuale di Van der Poel, Pogacar e Roglic, che marcano stretto Vingegaard ed Evenepoel: la Uae, però, ha lasciato da sola la maglia gialla, una disattenzione davvero insolita. Alla fine il gruppo si ricompone ma è stato un rischio non da poco.

Tour tappa 6 Pogacar da solo
Fonte: Twitter (@LeTour)

Prima dell’arrivo a Digione mancano ancora 70 chilometri ed il vento dovrebbe rafforzare ulteriormente: massima attenzione all’interno del gruppo alla creazione di nuovi echelons. Cavendish riesce a tornare in gruppo ma il vento è solo 19 km/h, non abbastanza per rendere un ventaglio vantaggioso. Nonostante il nervosismo, non succede molto in gruppo, tranne i problemi meccanici o le forature che costringono Pedersen, Cavendish e Landa a fermarsi e poi inseguire il peloton. Il ds della Visma Niermann si gode la pausa facendo i complimenti ai suoi ciclisti che, a suo dire, sono i migliori nel cogliere al volo le opportunità. Quando la strada si restringe, in coda al gruppo ecco una caduta che coinvolge Abrahamsen e l’azzurro della Ef Bettiol ma tutti i ciclisti riescono a ripartire: Bennett e Pedersen sono tra i primi a ricongiungersi col gruppo di testa ma quando, a 40 chilometri dall’arrivo, il peloton si ricompatta, il ritmo cala subito.

Tour tappa 6 Abrahamsen caduta
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In volata Groenewegen batte Philipsen

Il rischio ventagli ha reso questa tappa più noiosa di quanto previsto ma, visto che mancano ancora tanti chilometri, la Visma potrebbe tentare un’altra azione per dare uno scossone alla generale o perdere per strada qualche velocista. Il campione del mondo Van der Poel ha un problema meccanico ma riesce a riportarsi rapidamente in gruppo mentre l’Astana schiera diversi gregari nelle prime posizioni per aiutare Cavendish. A poco più di 30 chilometri dall’arrivo, con la Visma e la Bora che si guardano in cagnesco, la Uae fa un’accelerazione perentoria dopo una curva a destra, tanto per far capire a tutti che non si faranno prendere di sorpresa come qualche chilometro fa. Molto nervosismo, qualche cambio di posizione tra le squadre in testa ma non è che succeda poi chissà cosa: tutti si stanno preparando per gli ultimi chilometri, dove si deciderà la tappa.

Tour tappa 6 gruppo veloce
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Più che il vento, a causare un po’ di confusione nell’avvicinamento a Digione sono le tante rotatorie e gli spartitraffico che costringono i ciclisti a qualche acrobazia per rimanere in piedi. Gli ultimi 15 chilometri vivono delle schermaglie tra le varie squadre di testa ma non sono molti coloro che hanno voglia di rischiare degli attacchi: a questo punto tanto vale giocarsi tutto nella volata di gruppo. La zona di neutralizzazione è stata posta a 4 chilometri dal traguardo invece che ai soliti 3. Astana ed Alpecin si danno da fare per mettere Cavendish e Philipsen in posizione ideale ma ci sono anche Visma e Uae, almeno fino alla neutralizzazione, per proteggere Vingegaard e Pogacar. Girmay si riporta nei primi cinque ma i movimenti sono tantissimi negli ultimi chilometri, con la situazione in continuo mutamento. Cavendish perde terreno nel finale e la volata si risolve in una battaglia a tre tra Philipsen, Girmay e Gruenewegen: ci vuole il fotofinish per decidere chi si porterà a casa la vittoria della sesta tappa del Tour. Alla fine la spunta il campione olandese, battendo nell’ordine Philipsen, Girmay e Gaviria.

La classifica

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La tappa di domani

Con un terzo delle tappe di questo Tour de France già alle spalle, arriva anche il momento degli uomini jet. Il tracciato del 2024 ha evitato di avere cronometro particolarmente lunghe, nelle quali i non specialisti potrebbero perdere parecchi minuti ma questa gara contro il tempo potrebbe comunque causare parecchi stravolgimenti all’interno delle varie classifiche.

Tour 2024 tappa 7 altimetria
Fonte: ASO

Il percorso che va da Nuits-Saint-Georges a Gevrey-Chambertin è in una delle regioni vinicole più prestigiose di Francia ma queste strade di campagna senza grandi

asperità o incognite tecniche sembrano fatte apposta per chi è in grado di spingere rapporti importanti. Vista l’assenza di Filippo Ganna, Remco Evenepoel sembra il favorito d’obbligo ma occhio alle sorprese.

Tour 2024 tappa 7 planimetria
Fonte: ASO

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