2 cavalieri a Londra: così si reiventano Sherlock Holmes e Chaplin

2 cavalieri a Londra è un divertente film d'azione che eredita la cultura del King-Fu ma anche quella più popolare, legata all'immaginario collettivo

2 cavalieri a Londra: così si reiventano Sherlock Holmes e Chaplin

2 cavalieri a Londra è il film che va in onda questo pomeriggio alle 14.36 su Italia 1. Diretto da David Dobkin e uscito in sala nel 2003, 2 cavalieri a Londra rappresenta il sequel di Pallottole Cinesi, col ritorno dei due attori protagonisti, Owen Wilson e Jackie Chan.

2 cavalieri a Londra, la trama

L'anno è il 1887 e in Cina il popolo è triste per la morte dell'imperatore. Il fratello del sovrano, però, non perde tempo a piangere la perdita dell'imperatore, ma avvia un piano diabolico per entrare in possesso del sigillo imperiale ed ereditare, così, i poteri per guidare l'impero. Tuttavia, dopo averlo ricattato, l'uomo che aveva assunto per portare a termine la missione è tornato in Inghilterra con il prezioso manufatto, dopo aver ucciso il custode del sigillo. La figlia di quest'ultimo, Chon Lin (Fann Wong), ferita dalla perdita del padre e determinata a recuperare l'oggetto, si mette sulle tracce del sigillo, dopo aver mandato una lettera al fratello Chon Wang (Jackie Chan), che nel frattempo è diventato un pezzo grosso nel Nevada. Ricongiuntosi con l'amico Roy O'Bannon (Owen Wilson), Chon Wang parte per Londra. Insieme all'aiuto dell'ispettore Artie Doyle (Tom Fisher) e del piccolo ladruncolo Charlie Chaplin (Aaron Taylor-Johnson), i due scopriranno un grandioso complotto mondiale, che include anche il lord inglese Nelson Rathbone (Aidan Gillen), che vuole diventare re d'Inghilterra.

La rilettura di personaggi reali

Proprio come faceva anche Pallottole Cinesi, 2 cavalieri a Londra è una commedia d'azione, incentrata sull'eredità dei film di kung-fu, che però diventa universale grazie alla scelta di sfruttare personaggi legati alla cultura popolare e ben radicati nell'immaginario collettivo di una buona parte del mondo. In questa pellicola, ad esempio, un ruolo da protagonista lo ha il personaggio di Artie Doyle. Non è difficile ritrovare dietro questo nomignolo il nome più altisonante di Sir Arthur Conan Doyle, l'uomo che ha dato alle stampe il personaggio di Shelock Holmes, che non ha mai smesso di irretire nuove generazioni, vuoi per l'immortalità dell'opera stessa, vuoi per le molte trasposizioni cinematografiche e televisive, da quella di Robert Downey Jr. a quella di Benedict Cumberbatch. Nella finzione della pellicola, lo spettatore trova Doyle nelle vesti di un giovane ispettore di Scotland Yard che cerca un modo per fare carriera e che ha un acume tipico di quello che poi diventerà il protagonista dei suoi romanzi. Si tratta di una pura invenzione cinematografica: come si legge anche su Mare di Libri, Arthur Conan Doyle seguì una carriera medica e fu nella figura del suo professor Joseph Bell che piantò i semi per la costruzione di Sherlock Holmes.

Un altro "personaggio reale" che si trova all'interno di 2 cavalieri a Londra è Charlie Chaplin, il divo e simbolo della satira, della comicità e del cinema muto, capace di diventare il simbolo di un'intera epoca e di un modo specifico di intendere tanto la settima arte quanto il potere della satira. Nel film lo troviamo nei panni di un giovane delinquente che vive di piccoli furti. Già qui si evince la "romanticizzazione" del personaggio storico, la sua invenzione come personaggio fittizio. 2 cavalieri a Londra è ambientato nel 1887, quando Chaplin non era nemmeno ancora nato. L'attore, comico e cantante, secondo la biografia riportata da Minimum Fax, nacque infatti nel 1889.

A emergere, dunque, è la voglia di sceneggiatore e regista di giocare con gli spettatori, di metterli davanti a personaggi conosciuti per poi reinventarli, allontanarsi dal contesto storico e trasformarli in vere e proprie maschere necessarie al racconto, non alla costruzione pedissequa di fatti storici.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica