In onda questa sera (sabato 2 dicembre) alle 21.30 su Rete 4, Lo chiamavano Trinità è uno dei titoli più famosi tra quelli che compongono la lunga e ricca filmografia che ha visto la collaborazione tra Bud Spencer e Terence Hill. Diretto da E.B. Chucher e uscito in sala nel 1970, Lo chiamavano Trinità è famoso anche e soprattutto per essere la rilettura in chiave comica del genere cinematografico identificato con l'etichetta di spaghetti western, che trovava in Sergio Leone il suo massimo esponente. Lo spaghetti western era una rilettura del western puro, fatto però con budget più ridotti ma anche con un ricorso più sicuro e ampio della violenza e della brutalità. Lo chiamavano Trinità eredita questi aspetti, ma li veste di sfumature decisamente più divertenti.
Lo chiamavano Trinità, la trama
Trinità (Terence Hill) è un abile pistolero che arriva in una non meglio identificata città che si trova al confine col Messico. Amato dalle donne quanto è temuto dagli uomini per le sue capacità, Trinità si aspetta di tutto dal suo viaggio tranne che di trovare in città suo fratello Bambino (Bud Spencer), che indossa la stella da sceriffo. Un fatto davvero fuori dal comune, visto che Bambino è noto soprattutto per la sua abilità nel rubare cavalli. Ben presto, però, Trinità scopre che Bambino ha solo "finto" di assumere l'identità di sceriffo dopo aver ferito quello vero e che il motivo per cui si trova in città è proprio quello di portare a termine un colpo alquanto ambizioso. I due fratelli, allora, finiranno col coalizzarsi contro il violento latifondista Harriman (Farley Granger), obiettivo di Bambino nonché uomo crudele che non si fa scrupoli a minacciare i mormoni locali.
Un film che ha fatto scuola, fino a Quentin Tarantino
Lo chiamavano Trinità è un film che, all'uscita, ebbe un enorme successo tanto da giustificare poi la realizzazione di un sequel dal titolo Continuavano a chiamarlo Trinità. Un riscontro talmente positivo da essere considerato quasi banale al giorno d'oggi ma che, all'epoca, sorprese non poco i produttori della pellicola, che all'inizio non erano nemmeno così convinti di voler scommettere sull'accoppiata Spencer-Hill. Infatti, come si legge su Radio Deejay, all'inizio il ruolo di Trinità era stato offerto all'interprete di Django, Franco Nero, che però si era trovato a rifiutare la parte perché la storia che aveva letto sul copione gli era apparsa troppo strana e fuori dagli schermi e, dunque, rischiosa. Per i due protagonisti si pensò anche a George Eastman e Peter Martell, ma alla fine furono proprio Bud Spencer e Terence Hill ad avere la meglio, realizzando così una pietra miliare del cinema italiano, diventato caposaldo del cosiddetto fagioli western, che appunto "prendeva in giro" lo spaghetti western e rimanda alla scena iconica in cui Terence Hill mangia una ciotola piena di fagioli. Il successo del film, però, non si è limitato a rimanere entro i confini nostrani, ma ha avuto appeal anche nel cinema hollywoodiano, arrivando anche a ispirare un regista noto e amato come Quentin Tarantino.
Come è ormai universalmente noto il regista di Kill Bill è da sempre un grande estimatore del cinema italiano e, soprattutto, dei film appartenenti alla corrente del già citato spaghetti western. Non è un caso, infatti, se nella sua filmografia c'è il lungometraggio Django Unchained, che rappresenta proprio un omaggio a quel tipo di cinema e al personaggio portato sul grande schermo da Franco Nero, diventato poi anche una serie per Sky. E sempre in Django Unchained si può trovare anche un chiaro riferimento a Lo chiamavano Trinità. Nel film del 1970, infatti, la colonna sonora è affidata a Franco Micalizzi che inserisce un brano dove a farla da padrone erano i fischi realizzati da Alessandro Alessandroni, che aveva già ricoperto il ruolo di "fischiatore" anche per Sergio Leone e il suo Per un pugno di dollari.
Questo stesso fischio è stato poi ripreso dal compianto Ennio Morricone per la colonna sonora di Django Unchained e, in particolare, per il finale del film.
Sul canale ufficiale della colonna sonora del film con Jamie Foxx e Leonardo DiCaprio si può sentire infatti la canzone Trinity: Titoli, che è la riproposizione non solo dei fischi di Alessandroni, ma anche del brano cantato dalla voce inconfondibile di Annibale Giannarelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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