"Donnie Darko", tutte le teorie per spiegare il film con Jake Gyllenhaal

Donnie Darko da oltre un ventennio continua ad irretire generazioni di spettatori che non smettono a interrogarsi sul significato e il finale del film

"Donnie Darko", tutte le teorie per spiegare il film con Jake Gyllenhaal

Diretto da Richard Kelly nel 2001 e in onda questa sera alle 21.30 su La7d, Donnie Darko è una pellicola che negli anni si è ritagliata un posto nell'Olimpo di quei lungometraggi cult, quasi di nicchia, capaci di diventare dei fenomeni culturali al punto da far nascere numerose discussioni sul suo significato o sul suo finale.

Donnie Darko, la trama

Donnie (Jake Gyllenhaal) è un adolescente impopolare, affetto da schizofrenia, sulla cui casa crolla il motore di un aereo. Il ragazzo, però, riesce a salvarsi misteriosamente: dopo aver incontrato uno strano personaggio dall'aspetto di un coniglio, Donnie si sveglia in un campo di football. La cosa più strana, però, è che sul braccio presenta una scritta che indica quanto tempo manca alla fine del mondo. Mentre il coniglio Frank (James Duval) comincia a prendere sempre più possesso della vita di Donnie e il ragazzo comincia a provare qualcosa per Gretchen (Jena Malone), il ragazzo si interessa agli studi spazio-temporali, mentre le sue azioni si fanno più violente, come quando dà alle fiamme la casa di Jim Cummingham (Patrick Swayze). Tuttavia il contatto con la realtà comincia a sfuggire sempre più e Donnie finirà col cadere in un vortice di convinzioni e credenze che avranno conseguenze terribili.

Tutte le teorie sul film

Niente di quello che vediamo è reale

La prima teoria che è emersa, quando si è cercato di dare una spiegazione alla storia e, soprattutto, al finale di Donnie Darko è che quello che vediamo nel film non è reale. Secondo questa teoria tutti gli avvenimenti che passano sul grande schermo, tutte le sfide e le azioni compiute da Donnie non sono reale, ma sono solo il parto di una mente affetta da schizofrenia che crea immagini mentali che, però, non hanno alcun corrispettivo nella realtà. In questo senso, allora, tutto il film non sarebbe altro che una proiezione mentale di Donnie, qualcosa che non avviene se non nella sua testa e che non intacca né la realtà né gli altri personaggi. Questa teoria è supportata dal fatto che Donnie Darko è raccontato interamente dal punto di vista di Donnie e un ragazzo affetto da schizofrenia può chiaramente essere percepito come un narratore inaffidabile, di cui lo spettatore non dovrebbe fidarsi.

Donnie è, in realtà, morto

Un'altra teoria che insiste sulla "non realtà" di quello che avviene sullo schermo è legata al fatto che Donnie sarebbe morto per tutto il tempo. Secondo questa teoria, infatti, il protagonista interpretato da Jake Gyllenhaal morirebbe all'inizio, al primo impatto del motore aereo sulla casa. Il film, a questo punto, non sarebbe altro che una visione che Donnie ha della vita che avrebbe potuto avere se non fosse morto tanto prematuramente. La sua presenza sulla Terra, inoltre, sarebbe spiegata proprio dal suo desiderio di provare cose che sa che non proverà mai: come l'amore, il sesso e persino le droghe, elementi contro cui il personaggio viene messo in guardia proprio in una scena cardine del film.

Il loop temporale

Su ScreenRant viene spiegata anche una delle teorie più diffuse riguardo alla pellicola. Secondo questa teoria, Donnie Darko sarebbe intrappolato in un loop temporale, un ciclo continuo in cui succedono sempre le stesse cose, un po' come avviene nel film Ricomincio da capo, con Bill Murray. Questo loop temporale prenderebbe il via con la caduta del motore sulla casa di Donnie e avrebbe una durata di ventotto giorni, Secondo questa teoria, il sorriso che Donnie rivolge al cielo, mentre alza lo sguardo e ride, sarebbe la prova della sua consapevolezza di essere finalmente sopravvissuto all'ultimo ed ennesimo ciclo temporale, sebbene non ricordi con esattezza quello che è accaduto.

La versione oscura de La vita è meravigliosa

La vita è meravigliosa è il film di Frank Capra che racconta la storia di un uomo buono, interpretato da James Stewart, a cui un angelo mostra quanto sarebbe terribile la vita delle persone che ama se lui non fosse mai nato e non avesse mai incrociato la loro strada. Una teoria dei fan di Donnie Darko ha letto il film con Jake Gyllenhaal come una versione oscura del classico della settima arte. Secondo questa rilettura, allora, il coniglio Frank non sarebbe altro che un demone che mostrerebbe al protagonista quanto infelice e brutta sarebbe la vita delle persone che Donnie ama se lui continuasse a vivere e/o se non fosse già morto nell'incidente aereo.

Il prequel di Matrix

Una delle teorie più folle legate a Donnie Darko si trova sul sito Reddit: in questa teoria il film di Richard Kelly è considerato come il prequel di Matrix, il film cult che vede come protagonista Keanu Reeves. Secondo questa teoria Donnie sarebbe il predecessore del Prescelto, prima dell'arrivo del personaggio di Neo, mentre Frank non sarebbe altro che un umano che ha fatto il suo ingresso nel Matrix.

Secondo questa teoria, Gretchen ricoprirebbe lo stesso ruolo di Trinity mentre Nonna Morte sarebbe un programma simile all'Oracolo che si vede in Matrix. Si tratta, senza dubbio, di una delle teorie più assurde e fantasiose, che non ha nessuna possibilità di essere reale.

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