Elf me, il film di Natale di Prime Video è un inno all'immaginazione

Finalmente anche il cinema italiano ha il suo film di Natale che si candida a diventare un cult per le prossime generazioni: su Prime Video arriva infatti Elf Me

Elf me, il film di Natale di Prime Video è un inno all'immaginazione

Debutta il 24 novembre su Prime Video Elf me, pellicola diretta dal duo YOUNUTS! che si candida ad essere il film di Natale di questo 2023. Protagonista della vicenda è l'elfo Trip (Lillo Petrolo), un elfo di Babbo Natale che ha grandi progetti. Tuttavia tutti i giocattoli che fabbrica sono strani, a tratti pericolosi, e nessuno al Polo Nord riesce a comprendere la sua genialità. A pochissimi giorni da Natale, l'elfo entra nella vita di Elia (Federico Ielapi), un bambino che è perseguitato dai bulli e che vorrebbe tanto aiutare sua mamma, la giocattolaia Ivana (Anna Foglietta) a far decollare il suo negozio. L'incontro tra Trip ed Elia è proprio quello di cui Ivana ha bisogno: un elfo pieno di magia e di spirito natalizio che può creare giocattoli unici. Peccato che all'orizzonte ci sia Ciocca (Claudio Santamaria), un imprenditore un po' truffaldino che non esiterà a mettere i bastoni tra le ruote a Ivana, Elia e Trip, per assicurarsi che i suoi giochi siano gli unici in vendita.

Elf me film di Natale destinato a diventare un cult

Elf me rappresenta senza dubbio il primo (e riuscito) tentativo di dare al cinema nostrano una pellicola che fosse in tutto e per tutto un film di Natale. Uno di quei lungometraggi di cui sono pieni i cataloghi statunitensi, ma che fino a oggi non sembravano destinati a essere realizzati anche nel Bel Paese, specie con l'uso di effetti speciali. Invece, grazie a un soggetto di Gabriele Mainetti (che è anche produttore), Giovanni Gualdoni, Leonardo Ortolani e Marcello Cavalli, Elf me si candida a diventare il film di Natale classico per le nuove generazioni. Un aspetto che non era affatto scontato. In effetti i registi YOUNUTS! hanno riempito il loro lungometraggio di un'aurea di nostalgia, al punto che non è difficile trovare rimandi al cinema degli anni Ottanta e Novanta. Da Gremlins a Jumanji, da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato fino a Ghostbusters, passando soprattutto per il cinema di Steven Spielerg - nel film c'è una scena che è un omaggio palese a E.T. - Elf me è un'opera citazionistica, che sembra pensata soprattutto per un pubblico più adulto, che però non vuole essere imitativa. Quindi da una parte ci sono rimandi e omaggi al cinema che ha cresciuto un'intera generazione, dall'altra c'è la voglia di creare qualcosa di nuovo, qualcosa che non somiglia a nulla e che può catalizzare l'attenzione dei più piccoli, nella speranza di regalargli di nuovo la magia del Natale che, al giorno d'oggi, sembra sempre più soffocata sotto un cinismo dilagante. In effetti è quello che ha spiegato lo stesso protagonista Lillo Petrolo nel corso delle interviste organizzate da Prime Video, in cui ha detto: "Il Natale ha perso un pochino, rispetto a quando ero bambino io. Ma adesso dobbiamo lavorare per renderla una festa bella. Io mi ricordo veramente quest'aria natalizia pazzesca che arrivava da dieci o anche quindici giorni prima." Ecco allora che i protagonisti del racconto non sono più personaggi pressoché perfetti, ma creature che sono in continuo divenire: dall'elfo che non vede riconosciuto il suo lavoro, al villain interpretato da un Claudio Santamaria che recita con accento ciociaro, passando per un'elfa (interpretata da Caterina Guzzanti) che è costretta a arginare i problemi causati dal collega. E questo aspetto è forse quello che convince di più di Elf me: la sua capacità, cioè, di riuscire a miscelare la magia con la realtà, affrontando anche temi delicati come la paura del fallimento, il bullismo e la mancanza di punti di riferimento. Il film sembra suggerire che anche se la vita può essere dura, difficile, a tratti insopportabile, la magia del Natale è qualcosa che non è precluso a nessuno.

Il potere dell'immaginazione e la forza delle risate

La prima cosa che salta all'occhio, comunque, è il fatto che Elf me è un film che fa ridere. Il protagonista Lillo è un elfo pasticcione e al tempo stesso adorabile, un uomo che vuole aggirare le regole con la propria furbizia, ma che è in realtà molto ingenuo, quasi infantile, nell'accezione più positiva del termine. Sulle sue spalle pesa l'ambizione a voler divertire il pubblico, a sospendere il peso della realtà attraverso il potere liberatorio della risata. E in Elf me si ride davvero tanto, con situazioni che a volte sembrano quasi stridere con la tradizione dei film di Natale e che, proprio per questo, ne rappresentano il lato più innovativo e interessante. Tuttavia, a un'analisi più attenta, si nota come il vero eroe della pellicola sia Ivana, il personaggio interpretato da Anna Foglietta. Ivana è una donna che vorrebbe forse vivere in un passato che nei suoi ricordi era migliore: una donna sull'orlo del fallimento, con un marito che sembra disperso all'orizzonte. Al tempo stesso, però, è una persona che non ha voluto rinunciare né alla magia né al potere dell'immaginazione e che si impegna per far sì che suo figlio Elio, già vestito di una buona dose di cinismo, non debba rinunciare alla sua infanzia, alla magia del Natale. La stessa attrice ha spiegato che, al giorno d'oggi, sono proprio i genitori ad avere una responsabilità nei confronti dei figli. Durante l'attività stampa del film ha infatti detto:"I genitori hanno una grande responsabilità. Almeno quel momento lì ai nostri figli lasciamoglielo godere. Io sono creciuta in una famiglia molto umile, dove le possibilità economiche erano molto poche". Ivana, proprio come l'attrice che la interpreta, è una donna che sa che la magia del Natale non risiede nel materialismo che ormai ci sta accerchiando, ma nella capacità di scorgere qualcosa di bello nelle pieghe della quotidianità. E in questo suo insistere sulla positività, sulla forza dell'immaginazione, sull'eredità lasciata da valori antichi ma mai fuori moda, Ivana ha un lato quasi struggente, che può spingere alla commozione anche nel bel mezzo di una risata.

Elf me è dunque una favola immersa nel quotidiano, che sa far ridere e riflettere al tempo stesso, e che è sorretta non solo da una sceneggiatura che non lascia nulla al caso, ma anche da un cast molto affiatato.

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