Fabio Volo e il ruolo di padre: "Mio figlio bullizzato, volevo picchiarli"

Nel corso di un evento del Corriere della Sera, l'attore e scrittore si è messo a nudo, parlando molto di sé. C'è stato spazio anche per discutere di uno dei suoi figli, divenuto la vittima di un bullo

Fabio Volo e il ruolo di padre: "Mio figlio bullizzato, volevo picchiarli"
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Intervenuto a Il tempo delle donne, festa-festival del Corriere della Sera giunto alla sua 10ª edizione, l'attore Fabio Volo, ospite della kermesse, ha deciso di raccontarsi, toccando diversi temi della sua vita.

Il figlio tormentato dal bullo

Parlando agli ospiti dell'evento, Fabio Volo, pseudonimo di Fabio Luigi Bonetti, si è messo a nudo, parlando anche del suo ruolo di padre. L'artista ha infatti voluto parlare del figlio, che tempo addietro è stato purtroppo vittima di bullismo. Un problema attuale, che riguarda tanti genitori, i quali si trovano spesso a gestire una situazione tanto complessa.

Volo ha raccontato la sua esperienza, spiegando il modo in cui ha deciso di affrontare la vicenda. "Mio figlio ha avuto problemi di bullismo a scuola. D'istinto mi veniva di andare e picchiare i bulli", ha dichiarato al Corriere della Sera l'attore e scrittore. "Lui mi chiedeva di aiutarlo e io l'ho fatto, ma cercando di fargli capire che potevo farlo fino a un certo punto. Poi doveva farcela da solo. E così è stato", ha aggiunto.

Una storia che pare poi essersi conclusa in modo positivo, dato che Volo ha rivelato di aver poi organizzato una cena a base di pizza, a cui è stato invitato anche il bullo. L'attore, lo ricordiamo, è padre di due figli avuti insieme alla ex compagna Johanna Maggy.

Il successo come scrittore

Fabio Volo non è conosciuto solo come attore, ma anche come scrittore. Per questo autunno, fra l'altro, è prevista l'uscita del suo nuovo romanzo. "Approfondisco in un libro quello che non posso dire o fare alla radio. Per me è tutta un'indagine. E la mia libertà è poterlo fare. La vita mi ha fatto un regalo enorme. Son partito molto dal basso e tutto quello che ricevevo era un dono. Ho sofferto molto la mia condizione anche se poi è quella che mi ha permesso di apprezzare ogni piccola cosa", ha affermato. Fabio Volo ha quindi confessato che solo da poco tempo ha iniziato a non sentirsi più in colpa per il proprio successo. "Prima di comprare la casa per me, ho comprato la casa ai miei genitori.

Prima di compare l'auto per me l'ho comprata a un mio amico", ha raccontato. "Non prendevo mai i taxi, mi sembrava uno spesa impossibile. Il giorno in cui ho preso il primo libro me lo ricordo ancora: ero andato in Mondadori a prenderlo con la 124 di mio nonno", ha aggiunto.

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