Falcone e Borsellino, un film per raccontare la loro storia ai nati dopo il ‘92

La pellicola, già presentata alla Camera dei deputati, sarà proiettata oggi e domani in due diversi eventi a Verona: stasera al Circolo Unificato dell’Esercito e domani al teatro alle Stimate davanti agli studenti

Falcone e Borsellino, un film per raccontare la loro storia ai nati dopo il ‘92
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Raccontare chi erano Falcone e Borsellino a chi non era ancora ancora nato quando nel ‘92 vennero uccisi. È questo l’intento del docufilm “Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria” che fa parte del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il contrasto alle mafie” del Dems e del Dipartimento con la regia di Ambrogio Crespi. In questo docufilm il fuoco della memoria è attinto dai familiari delle vittime, da magistrati, da giornalisti, da investigatori, registi e professori universitari.
Fiammetta Borsellino, terzogenita del magistrato ricorda di come, quasi per predestinazione lessicale, la sua splendida famiglia fosse un “pool familiare” che andava avanti “senza se e senza ma” al fianco del padre. E ancora il racconto di Piero Grasso, già Procuratore nazionale antimafia o la memoria di Giuseppe Di Lello, collega dei due magistrati e come loro nel “pool antimafia” palermitano.

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Falcone e Borsellino, il fuoco della memoria

Il film già presentato alla Camera dei deputati, sarà proiettato oggi e domani in due diversi eventi a Verona: stasera al Circolo Unificato dell’Esercito con proiezioni e dibattito aperto a tutti. Interverranno oltre al regista, il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, la professoressa di diritto processuale penale all’Università di Verona Elisa Lorenzetto, il presidente nazionale Alga Carlo Foglieni e i due co-produttori Alessandra Biondani e Umberto Sgambati. Modera Serena Coppetti, giornalista de Il Giornale.

Domani invece la proiezione sarà al teatro alle Stimate davanti agli studenti. “Ogni proiezione di Falcone e Borsellino-Il gioco della memoria è sempre un momento emozionante. Ma quando il pubblico è quello degli studenti la responsabilità è ancora più grande”, ha detto il regista.

Ambrogio Crespi, autore di vari docu-film contro la mafia è stato a sua volta protagonista di una vicenda

giudiziaria che lo ha visto condannato proprio per mafia, incarcerato per anni e poi graziato dal presidente della Repubblica, Mattarella. La sua storia è raccontata nel film di Luca Telese “Stato di grazia”, presentato a Venezia.

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