Flashdance fa 40 anni: 5 curiosità sul film con Jennifer Beals

Un grande successo di pubblico (ma non di critica, in un primo momento), tale da diventare un vero e proprio fenomeno della cultura pop degli anni Ottanta. Il film diretto Adrian Lyne inaugurerà la prossima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro il 17 giugno in piazza

Flashdance fa 40 anni: 5 curiosità sul film con Jennifer Beals

Alex Owens, diciottenne bella e determinata, di giorno lavora come operaia in un’acciaieria e di notte come ballerina in un locale, il Mawby’s. Una giovane tenace, pronta a combattere per guadagnarsi l’indipendenza, trovare l’amore e realizzare il suo sogno: ballare alla scuola di danza classica di Pittsburgh. Da qui prende le mosse “Flashdance” di Adrian Lyne, per la prima volta nelle sale statunitensi il 15 aprile di quarant’anni fa.

Un grande successo di musica e immagini, tale da diventare un fenomeno della cultura pop degli anni Ottanta. L’opera è entrata nella storia anche grazie alle canzoni di quegli anni, dalla hit “Flashdance – What a Feeling” cantata da Irene Cara a “Maniac” di Michael Sembello. Plaion Pictures, insieme a Paramount, festeggia la ricorrenza con un’iconica edizione Steelbook Blu-ray, i numeri del botteghino sono incontrovertibili: 90 milioni di dollari incassati solo negli Stati Uniti, per un totale di 201 milioni a livello mondiale. In Italia, inoltre, è stata la pellicola di maggior successo della stagione 1983-1984. Una ricorrenza significativa, che celebriamo con 5 curiosità e ricordando che Flashdance inaugurerà la prossima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro il 17 giugno in piazza.

Una canzone originale da Oscar

La canzone “Flashdance – What a Feeling” è conosciutissima ancora oggi, un successo a dir poco meritato. Uno dei più grandi successi discografici nella storia della musica, ma non solo: il brano infatti si è aggiudicato il premio Oscar per la migliore canzone, superando rivali del calibro di “Over You”, “The Way He Makes Me Feel” e “Papa, Can You Hear Me?”. Ko anche la collega "Maniac", altro brano della colonna sonora del film di Lyne.

La nascita di un grande autore (grazie a rifiuti eccellenti)

Adrian Lyne deve molto della sua straordinaria carriera a “Flashdance”. Opera seconda preceduta dal dimenticabile “A donne con gli amici”, il film gli ha consentito di farsi conoscere in tutto il mondo. Il resto e storia: da “9 settimane e mezzo” a “Attrazione fatale”, passando per “Proposta indecente” e “L’amore infedele – Unfaithful”. Ma tutto è stato possibile grazie a due eccellenti rifiuti: Lyne era la terza scelta dopo i rifiuti di David Cronenberg e Brian De Palma.

Un poker di controfigure

La performance di Jennifer Beals è eccellente, ma le sequenze di ballo non sono farina del suo sacco. La protagonista aveva ben quattro controfigure per le scene di danza. Una di queste, inoltre, era un uomo: parliamo del ballerino di origine portoricana Richard Colon, meglio conosciuto con il nome d’arte Crazy Legs.

Un pizzico di Italia

Il commento sonoro è uno dei punti di forza di “Flashdance” e una parte del merito va anche alla canzone italiana. Per la sequenza della gara di pattinaggio sul ghiaccio dell’amica di Alex, Jeanie (interpretata da Sunny Johnson), il brano è “Gloria” di Umberto Tozzi interpretato dall’artista statunitense Laura Branigan.

L'"omaggio" di Renè Ferretti

L’arcinota scena del provino di danza viene riprodotta nell’ultimo episodio della serie tv Boris 4, in una sequenza in cui l’inimitabile Renè

Ferretti – interpretato da Francesco Pannofino – tenta di raggiungere un’intesa con il team di una piattaforma online per evitare conseguenze penali a causa dall'aver pubblicato materiale di proprietà senza consenso.

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