A star is born, quando Lady Gaga salvò il film di Bradley Cooper

Ecco la decisione che ha preso Lady Gaga per far sì che il lungometraggio funzionasse dal punto di vista musicale

A star is born, quando Lady Gaga salvò il film di Bradley Cooper

Bradley Cooper è stato a lungo un nome conosciuto soprattutto per il ruolo interpretato nella fortunata saga di Una notte da leoni. Negli ultimi anni, invece, l'attore ha cercato sempre di più di affermarsi anche come regista. Lo ha fatto anche nell'ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha presentato il suo Maestro, che arriverà su Netflix il prossimo 20 dicembre. Il suo debutto dietro la macchina da presa, però, è avvenuta nel 2018, quando, sempre al festival di Venezia, presentò A star is born, pellicola in cui recitava al fianco di una straordinaria Lady Gaga. Un remake di una storia che a Hollywood hanno sempre apprezzato e che va in onda questa sera, su Canale 5 alle 21.04.

A star is born, la trama

Jackson Maine (Bradley Cooper) è un noto cantautore che sembra però aver perso quella scintilla che lo rende felice quando sale sul palco. Una notte, a seguito di un concerto, Jackson entra in un locale e incontra Ally (Lady Gaga), una ragazza con una voce strepitosa che lo affascina con qualche nota e una canzone suonata nell'ora più buia. Jackson Maine, allora, spinge affinché Ally abbia la sua opportunità di realizzare il sogno di diventare una cantante professionista. Tra i due inizia anche un forte sentimento, ma i sogni e l'amore richiedono sempre un prezzo: e mentre la carriera di Ally sembra ambire a picchi sempre più alti, Jackson si lascia andare alle spire dell'alcolismo che, pian piano, cominciano a cancellare tutto quello che di positivo c'è in lui e nel suo amore per Ally, che diventa quasi un bersaglio per la sua crudeltà. Jackson e Ally, personalità distrutte ma tenute insieme dalla musica, dovranno allora cercare un equilibrio tra le loro carriere e il loro cuore.

L'importanza di Lady Gaga per questo film

A star is born è forse il film, nella storia del cinema, a essere famoso più per quello che è successo fuori dal set che per quanto accaduto sul grande schermo. Lady Gaga e Bradley Cooper, infatti, hanno giocato molto sulla fantasia di spettatori ed esperti del settore, che hanno cercato gli indizi di una vera relazione tra i due come conseguenza del tempo passato sul set. Anche durante la cerimonia degli Oscar in cui Lady Gaga ha vinto il premio per il brano Shallow, i due protagonisti di A star is born hanno recitato davanti la macchina da presa, come se fossero una coppia di innamorati, spingendo molti a cadere nella "trappola" e a considerare lo stesso film ciò che "ha fatto innamorare" Bradley Cooper e Lady Gaga. Si è trattato di un'ottima strategia di marketing che ha funzionato a dismisura, al punto che il lungometraggio è stato per diverso tempo un argomento di conversazione, soprattutto quando Bradley Cooper ha messo fine alla sua relazione dell'epoca. Si è fatto anche un gran parlare di come il regista abbia voluto puntare tutto su Lady Gaga, dandole quel ruolo potente e con un certo peso che ha sancito davvero la sua consacrazione come attrice, dopo l'incursione fatta in una stagione della serie tv American Horror Story. Bradley Cooper, dunque, è stato applaudito per aver voluto rischiare affidando il ruolo di protagonista a una grande cantante che però non aveva molto esperienza come attrice e che ora ha da poco concluso le riprese del secondo capitolo di Joker.

Quello che però non viene sottolineato abbastanza spesso è come anche Lady Gaga abbia preso delle decisioni che, di fatto, hanno salvato il film. Come si diceva in apertura, infatti, A star is born è un remake di una storia che aveva già avuto lunga vita sul grande schermo e che nasce nel 1932 con il film A che prezzo Hollywood? che venne poi ripresa nel 1937 con È nata una stella, a cui seguì un remake nel 1954 con Judy Garland e, nel 1976, quella più famosa che vedeva come protagonista Barbra Streisand. Era evidente, dunque, che il quarto film a portare sullo schermo sempre la stessa storia con la stessa dinamica, aveva bisogno di un elemento nuovo, inaspettato e, in parte, innovativo. E fu Lady Gaga a spingere per far sì che A star is born, pur appartenendo del tutto al genere del melodramma, avesse al suo interno una struttura verosimile. Per ottenere questo risultato, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, Lady Gaga insistette affinché Bradley Cooper accettasse il fatto che, per riuscire bene nelle scene cantate, loro due dovevano cantare in diretta. Di solito, al cinema, nelle scene musicali gli attori cantano in lipsync e aggiungono il suono solo in fase di postproduzione. Lady Gaga, però, affermò che questa strategia non era quella vincente, dal momento che lei, come altri spettatori, notavano sempre lo scarto tra il suono pre-registrato e la recitazione. Lady Gaga non voleva che A star is born avesse lo stesso problema e, da cantante professionista, convinse il suo regista e co-protagonista a cantare live, in diretta, durante le riprese. Questo costrinse Bradley Cooper a rafforzare il suo training vocale, per essere in grado di cantare "a freddo".

Gli sforzi degli attori, tuttavia, hanno dato i risultati sperati e ogni scena musicale del film appare verosimile e credibile. Di fatto, Lady Gaga ha salvato A star is born da un problema e da un errore molto diffuso nel genere musicale.

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