Ora Paolo Genovese racconta i "Supereroi" dei nostri tempi

Supereroi è il film con cui Paolo Genovese offre al suo pubblico un concetto di eroismo molto più umano e utile di quanto si vede nei cinecomics

Ora Paolo Genovese racconta i "Supereroi" dei nostri tempi

Supereroi è il film di Paolo Genovese che va in onda questa sera alle 21.21 su Canale 5. Il film è uscito in sala nel 2021, in tempo per le vacanze di Natale, a tre anni di distanza dall'esperimento fatto nel film The Place e a cinque dal film dei record Perfetti sconosciuti.

Supereroi, la trama

Il film diretto da Paolo Genovese si basa su una lunga storia d'amore. Anna (Jasmine Trinca) è una donna dalla creatività esplosiva, che lavora come fumettista e rifugge ogni tipo di quotidianità o convenzione. Abituata ad agire di impulso e a prendere decisioni in fretta, la ragazza vive con una certa leggerezza. Marco (Alessandro Borghi) è invece un insegnante di fisica, un uomo stabile che cerca di dare ordine al mondo per dimostrare che ogni fenomeno può essere spiegato e che qualsiasi azione prevede una reazione da cui non si può scappare. Sulla carta Marco e Anna sono i due antipodi di due rette destinate a non incrontrarsi mai: eppure i due sono innamorati, di un amore reale e tangibile, che va avanti per anni. Tra litigi e bugie, vecchi segreti che tornano a galla a reclamare l'attenzione della coppia, Marco e Anna faranno di tutto per salvare la loro storia d'amore, anche dal tempo che passa e dalla noia che rischia di subentrare.

Chi sono oggi i supereroi?

Nel panorama cinematografico di occhi lo spettatore ha una certa confidenza col concetto di supereroe. I tanti prodotti del Marvel Cinematic Universe, la risposta della DC Comics, ma anche titoli di intrattenimento seriale come The Umbrella Academy, hanno messo in chiaro il bisogno spettatoriale di sedersi in sala e guardare uomini e donne stra-ordinari riportare il mondo all'ordine. La deriva supereroistica dei nostri tempi è legata proprio a una mancanza di punti di riferimento, a un momento storico dove a farla da padrone è il caos. Lo spettatore medio, dunque, ricerca poi nei lungometraggi quella consolazione illusoria secondo cui tutti i problemi possono essere risolti da un uomo con un mantello o con poteri fuori dalla norma. Paolo Genovese, diventato un regista da record quando Perfetti sconosciuti è entrato nel guinnes dei primati per il numero di remake, ha però portato sul grande schermo un altro ideale di supereroe, un concetto molto più umano e, in questo senso, molto più utile.

Se, con Perfetti sconosciuti, il regista aveva deciso di affrontare il tema della menzogna e dell'imbroglio insita nei rapporti umani, giustificandola anche con una certa resa alla tecnologia, i rapporti umani in Supereroi sono letti in chiave più positiva. Perfetti sconosciuti era una corsa al macello, al disvelamento delle bugie all'interno delle relazioni, dove anche il proprio coniuge può trasformarsi in uno sconosciuto una volta che viene fatta cadere la maschera della civiltà e del perbenismo. In questo nuovo film, invece, Paolo Genovese sembra suggerire la straordinarietà che si nasconde nell'animo di quegli esseri umani che invece di arrendersi o di scappare decidono di restare: i supereroi del film sono i due protagonisti che continuano ad amarsi per vent'anni, che quotidianamente fanno la scelta di restare e di combattere per la salute del proprio rapporto. Non ci sono superpoteri in gioco o radioattività che trasformano un essere umano in una qualche creatura ibrida: c'è invece la convinzione di poter combattere per quello in cui si crede, per ciò in cui si ama.

Da questo punto di vista Marco e Anna sono i supereroi di cui ha bisogno la contemporaneità: una coppia che invece di suggerire di nascondersi dietro lo schermo di uno smartphone e fingere che tutto vada bene per un pubblico di sconosciuti, sottolinea l'importanza di esserci per chi si ama, di fare qualcosa per chi sceglie. Di resistere insieme, insomma.

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