The young Victoria, la storia del vero attentato contro la regina Vittoria

The young Victoria è una pellicola che punta a raccontare la vera storia della regina Vittoria e di tutto quello che ha passato mentre era sul trono inglese: compreso un attentato alla sua vita

The young Victoria, la storia del vero attentato contro la regina Vittoria

The young Victoria è il film diretto da Jean-Marc Vallée che va in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie. La pellicola racconta i primi anni del regno della regina Vittoria che, fino alla regina Elisabetta, era stato il sovrano più longevo della storia della Gran Bretagna. Tra lal ista dei produttori che hanno collaborato alla realizzazione della pellicola c'è anche Sarah Ferguson, ex moglie di Andrea, duca di York.

The young Victoria, la trama

Victoria (Emily Blunt) è una ragazza che sa benissimo di essere destinata ad ereditare il trono d'Inghilterra. Un compito e una missione che rendono molto difficile comprendere chi le vuole davvero bene e chi invece le sta intorno solo nella speranza di ingraziarsi la futura regina. Se, da una parte, Sir John Conroy (Mark Strong) spera di ottenere la reggenza, lo zio Leopold I del Belgio spera che Victoria possa prendere in considerazione il matrimonio con il nipote Albert (Rupert Friend). Tra i due ragazzi, in effetti, nasce una bella amicizia, ma Victoria sembra ascoltare solo i consigli del Primo Ministro Lord Melbourne (Paul Bettany). Tuttavia pian piano Albert riesce a farsi strada nel cuore della ragazza, al punto che il suo amore è già esploso quando, a soli diciotto anni, la ragazza è chiamata a salire al trono. Ma per Victoria le sfide sono appena iniziate e, forse, il peggio deve ancora arrivare.

Il vero attentato ai danni dei reali

Il film The Young Victoria è una pellicola che punta a raccontare la vera storia della sovrana e, soprattutto, la romantica storia d'amore con il principe Albert. Tra i tanti dettagli storici messi in scena da Jean-Marc Vallée con accuratezza storica - come l'abito che Victoria indossa durante la prima riunione del consiglio reale che, secondo il sito dell'Internet Movie Data Base, è una perfetta riproduzione dell'abito esposto a Kensington Palace - il regista ha voluto portare sullo schermo anche l'attentato che ha avuto luogo il 10 giugno 1840 e che aveva lo scopo di uccidere la coppia reale durane il loro passaggio a Constitution Hill, vicino a Buckingham Palace. Nato nel 1822, l'attentatore Edward Oxford, secondo il Berkshire Record Office, aveva lavorato come barman fino al maggio dello stesso anno. In quel mese lasciò il suo lavoro al The Hog in the Pound, un pub di Oxford Street, ancora oggi una delle vie più famose della città britannica. Nelle settimane successive non è chiaro se non riuscì a trovare un lavoro o se, più semplicemente, si limitò a non cercarlo. Quello che invece rimane documentato è che dopo cinque settimane di disoccupazione, Edward Oxford si posizionò poco distante dal corteo che la regina Victoria e il Principe Albert avrebbero percorso per tornare a Buckingham e, di punto in bianco, sparò due colpi di pistola. Raggiunto dalle guardie di Sua Maestà, l'uomo non provò nemmeno a scappare: anzi accettò l'arresto quasi di buon grado, dichiarando la propria colpevolezza senza mezzi termini. Tuttavia, a differenza di quanto viene mostrato in The Young Victoria, Albert non rimase ferito nell'attentato, mentre faceva da scudo alla moglie incinta di quattro mesi.

Secondo la documentazione Edward Oxford possedeva una mente instabile, distrutta forse dagli abusi domestici subiti dal padre quando era ancora molto piccolo, e tra i suoi effetti personali vennero rinvenuti alcuni documenti che sembravano idealizzare un nuovo sistema militare, chiamato Young England. Trasferito dapprima nella prigione dell'Old Bailey, Edward Oxford venne riconosciuto come incapace di intendere e di volere e spostato quindi nel reparto dedicato ai criminali dell'ospedale psichiatrico Bethlem Royal Hospital. Nel 1867, dopo aver scontato la pena, l'uomo partì alla volta dell'Australia, dove iniziò una nuova vita e scrisse anche un libro dal titolo Lights and Shadows of Melbourne Life sotto lo pseudonimo di John Freeman. Quello di Edward Oxford è solo uno dei vari attentati a cui andò incontro la regina Vittoria.

La sua figura esposta, la sua capacità di rappresentare l'Inghilterra in un periodo di cambiamento, la resero spesso un bersaglio di menti altrettanto fragili e infelici. Per sua fortuna, nessuno degli attentati riuscì mai a colpirla.

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