The Young Victoria è il film diretto da Jean-Marc Vallée che verrà trasmesso questa sera su Rai Movie alle 22.55. Il film punta a ripercorrere il regno della Regina Vittoria, che prima di Elisabetta II aveva mantenuto il record di sovrano più longevo nella storia.
A interpretare la regina in grado di dare un nome a un'intera epoca storica - quella vittoriana - c'è la giovane attrice Emily Blunt. Tra i produttori che hanno reso possibile la realizzazione della pellicola c'è anche Sarah Ferguson, ex moglie di Andrea, il duca di York.
The Young Victoria, la trama
Victoria è una giovane ragazza che sente sulle proprie spalle il peso di essere l'erede al trono d'Inghilterra. Per questo è spesso circondata da persone che non hanno nessun interesse nei suoi confronti, se non vincere il potere di influenzarne le decisioni. Da una parte c'è il favorito di sua madre, Sir John Conroy (Mark Strong) che spera di ottenere una reggenza; dall'altra c'è lo zio Leopold I del Belgio, che spera di portare la nipote dalla propria parte attraverso legami familiare.
È Leopold, infatti, che spedisce suo nipote, il Principe Albert (Rupert Friend) da Victoria. Tra i due nasce una bella amicizia epistolare, ma l'unico consiglio che la giovane ascolta è quella del primo ministro Lord Melbourne (Paul Bettany). Intanto Victoria, a soli diciotto anni, è chiamata a salire al trono. Tra lei e Albert è nel frattempo nato un grande amore, sfociato in un matrimonio reale. Ma la vita a corte, tra intrighi e responsabilità, rischia di minare la felicità di entrambi.
La vera storia della regina Vittoria
Come spiega il sito Royal.uk, Victoria nacque a Kensington Palace il 24 maggio 1819. Era la figlia di Edward, duca di Kent, quarto figlio del "folle" re Giorgio III, che viene citato anche nella serie Bridgerton. Il padre di Victoria morì poco dopo la nascita della bambina: questo fece sì che la futura regina divenne erede al trono in età giovanissima, dal momento che i suoi tre zii - Giorgio IV, Frederick duca di York e William IV - non avevano figli in vita per poter reclamare il trono.
Il nome di Victoria è associato, dagli storici, al periodo dell'espansione industrale dell'Inghilterra, ma anche al progresso economico. Salita al trono all'età di diciotto anni, Victoria riuscì dunque a costruire un regno tale che, alla sua morte, si diceva che il Regno Unito aveva un impero mondiale su cui non calava mai il sole.
Il ritratto della sovrana che viene fatto in The Young Victoria è piuttosto accurato. Come è storicamente provato il legame che la regina Victoria aveva con il primo ministro Lord Melbourne. Lo si può intuire anche da una pagina del diario che la sovrana era solita tenere. Nella pagina scritta nel giorno della salita al trono si può leggere: "Alle 9 è venuto Lord Melbourne, che ho incontrato nella mia stanza e naturalmente quasi in completa solitudine, come dovrò fare con tutti i miei ministri. Lui mi ha baciato la mano e io l'ho messo a conoscenza che è sempre stata mia intenzione trattenere lui e il resto dell'attuale ministero a capo degli affari e che non potrei essere in mani migliori delle sue. Mi piace molto e mi fido completamente di lui." Ma l'altro uomo che ha avuto un forte peso nella vita della regina Vittoria è il Principe Albert, il cugino diventato poi suo marito.
The Young Victoria, la storia d'amore tra la regina e il principe Albert
Nell'immaginario collettivo, la Regina Victoria è vista come una donna dalla posa altera e rigida, stretta nei suoi abiti neri. Quando, il 14 dicembre 1861, suo marito Albert morì, la regina indossò gli abiti a lutto e non li abbandonò mai più. La storia tra i due sovrani fu una vera e propria storia d'amore, un incontro tra due anime che si sono amate per tutta la loro vita e che vengono spesso associati l'uno all'altra, come se fosse impossibile parlare della Regina Victoria senza nominare anche il Principe Albert.
Tuttavia, come racconta la BBC, il matrimonio tra i due non fu sempre idilliaco o privo di problemi. Se da una parte il Principe Albert si sentiva in qualche modo messo da parte dai poteri della moglie, le gravidanze incontro cui andò Victoria la spinsero ai margini della vita politica, dandole la sensazione che suo marito le avesse "rubato" il potere. Da una parte Victoria era orgogliosa del marito, orgogliosa di come Albert fosse stato in grado di prendere in mano la situazione quando le gravidanze la costringevano a fare un passo indietro. Ma allo stesso tempo non poteva evitare di sentirsi come se fosse stata privata del suo diritto alla sovranità di un paese sempre più in via di espansione.
La storica Jane Ridley, riportata sempre dal sito della BBC, scrisse che tra i due ci furono sempre litigi molto furiosi, al punto che il Principe Albert cominciò a temere il temperamento della moglie, spaventato all'idea che Victoria potesse aver ereditato la follia del nonno Giorgio III.
La morte del Principe Albert
Nonostante sia stata una madre prolifica, Victoria non amava i "doveri" della maternità. In particolare, odiava allattare al seno e spesso si sentiva "come un coniglio o un maiale e questo non è affatto carino". In particolar modo, Victoria ebbe dei rapporti davvero difficili con il figlio Bertie, diventato poi Edoardo VII.
Secondo la storica, Bertie fu per sua madre una delusione dall'inizio alla fine e, cosa assai più grave, Victoria ritenne Bertie responsabile della morte di Albert. Quando Bertie aveva circa 19 anni passò del tempo con l'esercito in Irlanda. Una notte nel suo letto venne introdotta illegalmente una prostituta di nome Nellie Clifden. Quando la storia arrivò ai suoi genitori, Albert scrisse una lunga lettera al figlio, lamentandosi del suo fallimento. A quel punto i due si incontrarono a Cambridge.
Bertie convinse suo padre a fare una passeggiata a cavallo, nonostante la pioggia incessante. Quando il Principe Albert fece ritorno a Windsor era ammalato: tempo tre settimane e il marito della Regina Victoria morì.
Sempre il sito della BBC spiega che il reale morì probabilmente di tifo, ma per sua moglie l'unico responsabile fu Bertie, al punto da non poter sopportare di averlo nelle vicinanze. Scrisse: "Non potrò né mai riuscirò a guardarlo senza provare un brivido".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.