Torna l'allarme legionella nella zona sud del Milanese, nei giorni scorsi sono stati rilevati cinque casi nel quartiere Tassera di Cesano Boscone, in alloggi di proprietà Aler. Ats con la collaborazione di Aler ha eseguito campionamenti per individuare l'origine del batterio, anche Cap - come ha riferito subito il sindaco Marco Pozza ai cittadini tramite social - è stato «informato affinché possa valutare i necessari interventi una volta completati gli esami di laboratorio sui prelievi effettuati». Nei mesi scorsi erano stati registrati già 53 casi di legionellosi in provincia di Milano, con cluster tra i comuni di Corsico (l'89 per cento del totale) e Buccinasco (11%), oltre a casi isolati nella zona sud di Milano. Negli ultimi anni la legionella è stata segnalata più volte nei comuni lombardi: due volte a Bresso, Busto Arsizio, Gallarate e altri focolai minori, che hanno provocato alcuni decessi e grande preoccupazione. Il batterio può provocare polmoniti con esito fatale, soprattutto nei più vulnerabili come anziani, bambini o soggetti affetti da un deficit immunitario. «L'emersione di questi nuovi casi- afferma il consigliere regionale del Pd Simone Negri - ci dice che non siamo davanti a un problema esclusivamente estivo e che abbiamo bisogno, oggi più che mai, di nuovi protocolli operativi da attivare con i gestori delle reti idriche, i Comuni, gli amministratori di condominio e le Aler.
Ci sono buone pratiche, sconosciute ai più, che possono abbattere i rischi di legionellosi e per diffonderle ci sarebbe bisogno di una massiccia campagna di comunicazione. In molti casi i cittadini non sanno come proteggersi dai rischi. L' Ats deve alzare la guardia e mettere in campo efficaci protocolli operativi con tutti i soggetti coinvolti».
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