In città incidenti in aumento. Nel mirino biciclette e moto

Corso Buenos Aires, viale Monza e via Sardegna le arterie più a rischio. Quasi 8mila sinistri in un anno

In città incidenti in aumento. Nel mirino biciclette e moto
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Aumentano gli incidenti nel 2023 in città. A certificarlo gli ultimi dati Istat che non consegnano un quadro edificante per quanto riguarda la mobilità cittadina. Sono in aumento, infatti, gli incidenti, soprattutto quelli che vedono coinvolti gli utenti deboli. Nel 2023, infatti, si contano 7.812 incidenti in totale su tutto il territorio comunale, 29 in più rispetto ai 7.783 del 2022. Solo sulle strade urbane invece si registrano 7.479 sinistri nel 2023 contro i 7.527 del 2022.

Di questi il numero dei morti è fortunatamente in diminuzione: si contano 39 decessi nel 2023 rispetto ai 44 del 2022. Leggermente in calo i feriti: 9.709 nel 2023 rispetto ai 9.875 del 2022.

Per quanto riguarda le diverse categorie di utenti deboli si contano 3.352 moto coinvolte nel 2023 (erano 3.335 nel 2022), 1.656 biciclette (1.714 nel 2022).

Interessante, anche se con dati negativi, il caso di corso Buenos Aires, corso Venezia, viale Monza e via Sardegna caratterizzati dalla realizzazione di corsie ciclabili non normate dal Codice della Strada e quindi illegittime. Per quanto riguarda corso Buenos Aires, infatti, si può notare una preoccupante crescita un del numero dei feriti nel 2023 con 119 rispetto al massimo storico dei 42 nel 2021. Per quanto riguarda invece i sinistri che hanno coinvolto bici, velocipedi elettriche e monopattini nel 2023 sono stati 41 contro i 28 del 2022.

Detto ciò bisogna tenere in considerazione il fatto che nel 2023 non erano ancora stati realizzati i lavori per la protezione della corsia ciclabile, i cui effetti si potranno apprezzare solo con i dati degli incidenti del 2024.

Così in viale Monza in termini complessivi si contano 43 incidenti con morti e feriti rispetto ai 36 del 2022. In particolare, però, 17 hanno coinvolto monopattini e 26 biciclette.

Sono 12 gli incidenti con feriti e morti registrati in via Sardegna, che viene presa in considerazione perché oggetto di un intervento di corsia ciclabile irregolare, due in meno rispetto al 2022. In questo caso, per fortuna, non ci sono stati morti, ma solo feriti. Un paio le biciclette coinvolte, così in corso Venezia dove si contano 37 feriti rispetto ai 45 del 2022.

«Questi dati dimostrano che gli interventi realizzati per tutelare le fasce deboli non hanno avuto l'effetto sperato: da un lato evidentemente c'è qualcosa che non funziona - spiega Roberto Bonizzoli, esperto di sicurezza stradale - ovvero gli interventi non sono sufficienti a tutelare le fasce deboli. Altro tema il fatto che le corsie ciclabili realizzate senza normativa hanno l'effetto di confondere gli utenti della strada che non sanno come comportarsi. Per quanto riguarda le moto il tema è il restringimento di molte carreggiate costringendo le due ruote dentro l'unica corsia di traffico con il conseguente aumento del numero degli incidenti».

Contribuisce alla strada anche un problema di tipo culturale per cui gli utenti deboli non rispettano le regole». Si sprecano gli esempi di pedoni che non attraversano sulle strisce o attraversano con il semaforo rosso, così ciclisti e monopattini che vanno contromano, in spazi a loro interdetti o passano con il rosso.

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