L’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) è una certificazione nota a tutti i cittadini ma non sempre le logiche con cui viene calcolata sono conosciute. Sapere cos’è e a cosa serve è utile a capire in quali casi può si può abbassare l’Isee in modo legale, aprendo così le porte a ulteriori benefici.
La spiegazione semplice, che serve a entrare in profondità, vuole che l’Isee sia uno strumento votato alla misurazione delle capacità economiche di un nucleo familiare. Definizione comune, non perfetta ma comunque vicina al significato pieno. Mediante l’Isee i cittadini possono accedere a bonus, agevolazioni e a prestazioni sociali che vengono erogate entro certi limiti reddituali.
Cos’è l’Isee
È un’autocertificazione della situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo famigliare in riferimento a due anni prima. Fatte salve alcune particolari voci, l’Isee rappresenta la capacità economica totale di un cittadino. Ne fanno parte i redditi, le proprietà immobiliari e quelle mobiliari.
Al fine del reddito valgono queste voci:
- il reddito complessivo ai fini Irpef
- il reddito da lavoro dipendente prodotto fuori dall’Italia e tassato totalmente all’estero
- il reddito dei soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta d’imposta
- proventi di attività agricole sottoposte alla dichiarazione Iva
- assegni per il mantenimento dei figli
- trattamenti previdenziali o assistenziali
- redditi fondiari dei beni che sottostanno all’Imu (anche se non affittati a terzi)
- redditi degli immobili detenuti all’estero non affittati ma sottostanti alla disciplina Ivie a meno che non siano già indicati nel reddito complessivo Irpef
- reddito figurativo delle attività finanziarie
A queste voci se ne aggiungono ulteriori.
Per ottenere la certificazione Isee è necessario compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), documento che contiene informazioni reddituali, patrimoniali e anagrafiche utili a descrivere la situazione economica del nucleo famigliare.
L’Isee può essere richiesto ai Caf, presso i commercialisti oppure ognuno può provvedere da sé usando l'apposito servizio online.
Abbassare l’Isee in modo legale
Stabilito che l’Isee ordinario è una certificazione che attesta il patrimonio e il reddito di un nucleo famigliare prendendo in esame la situazione dei due anni precedenti, si presentano diversi modi per abbassarla senza ledere le norme vigenti.
Per esempio, si può abbassare qualora la situazione attuale si presentasse meno rosea rispetto a quella certificata con l’Isee. In questo caso si può presentare l’Isee corrente, che tiene conto solo della situazione durante i dodici mesi precedenti e, in ogni caso, ha una validità ridotta a sei mesi.
Una revisione verso il basso è possibile anche quando cambia il nucleo famigliare il quale, per definizione, include tutti i membri a carico anche se non conviventi. Spostare la residenza di questi li fa uscire dall’insieme del nucleo famigliare.
Ci sono altri metodi per abbassare l’Isee legalmente. Tra questi c’è la possibilità di dare in usufrutto gli immobili eventualmente posseduti e non affittati o utilizzati. Una questione di calcolo, perché dare in usufrutto un bene immobile può generare introiti dei quali occorre tenere conto.
Un altro modo per
abbassare l’Isee in modo legale è intervenire sui conti correnti. La giacenza media annua inficia sull’Isee e cointestare il conto corrente con una persona che non fa parte del nucleo famigliare ne decurta del 50% l’impatto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.