Antitrust: multa di 140mila euro a Radiotaxi 3570 per ostacolo alla concorrenza

L'accusa è quella di non permettere ai tassisti soci di accettare chiamate da piattaforme terze senza l'intermediazione obbligata di ItTaxi, nonostante fosse già stata diffidata in precedenza per lo stesso motivo

 Antitrust: multa di 140mila euro a Radiotaxi 3570 per ostacolo alla concorrenza
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Brutte notizie per Radiotaxi 3570. L'Antitrust ha sanzionato per oltre 140mila euro la cooperativa di taxi di Roma, per ostacolo alla concorrenza. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato che Radiotaxi 3570 non ha ottemperato al proprio provvedimento, che imponeva di modificare le clausole statutarie e regolamentari relative all'obbligo di "non concorrenza", impedendo ai soci tassisti di utilizzare la loro capacità produttiva inutilizzata per piattaforme concorrenti.

La vicenda

Sul caso l’Autorità ha ritenuto inadeguata la misura che permetteva ai tassisti di destinare la capacità produttiva inutilizzata solo alle piattaforme con accordi di interoperabilità con ItTaxi. In questo modo, Radiotaxi 3570 avrebbe mantenuto il controllo sulla scelta delle piattaforme per cui i tassisti potevano operare e ne avrebbe definito anche le condizioni economiche, limitando di fatto la concorrenza nel mercato dei taxi a Roma. Secondo l’Antitrust "dovrebbero invece essere i singoli tassisti a individuare direttamente le piattaforme di intermediazione cui rendere disponibile la propria capacità eccedente. Solo in questo modo possono essere garantite, infatti, adeguate condizioni di apertura del mercato dei servizi di intermediazione della domanda di taxi alla concorrenza di altre piattaforme. Considerati il perdurare dell'infrazione e la pervicace inottemperanza alla diffida, l'Autorità ha anche imposto una penalità di mora per 214,40 euro al giorno da calcolarsi fino al giorno dell'ottemperanza". La cooperativa in questione era già stata accusata di impedire la concorrenza tra le piattaforme di radiotaxi della capitale.

Il parere del Codacons

Sulla questione si è espresso anche il Codacons il quale ha affermato che "la pratica sanzionata dall’Autorità ha ripercussioni dirette sul servizio di trasporto pubblico non di linea e, quindi, sugli utenti finali, pesantemente danneggiati dalla carenza di auto bianche a Roma. È evidente che limitare la concorrenza e imporre vincoli operativi ai tassisti ha effetti negativi diretti sull’offerta di taxi, riduce il servizio e allunga i tempi di attesa per gli utenti, costringendoli alle code chilometriche fuori da stazioni e aeroporti in attesa di un’auto bianca disponibile”.

E ancora: “A Roma, tuttavia, si assiste al paradosso che mentre l’Antitrust sanziona le cooperative dei taxi per i loro comportamenti scorretti – conclude il presidente Carlo Rienzi - il Comune le premia regalando loro pesanti aumenti tariffari, come quelli decisi di recente dall’amministrazione capitolina e che finiranno ora al vaglio del Tar Lazio grazie al ricorso promosso dal Codacons”.

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