Dopo un parto travagliato, sta arrivando a conclusione l’iter del Bonus colonnine destinato alle installazioni private. Il governo Meloni ha sbloccato la situazione stanziando un fondo con una dote di 40 milioni di euro, lasciando anche una porta aperta sull’eventualità di estendere il contributo anche al 2024. Il bonus colonnine prevede un contributo dell’80% della spesa fino a 1.500 euro e, conti alla mano, diventa un’occasione particolarmente ghiotta per chi vuole installare una propria colonnina.
Come funziona il bonus
Oltre al bonus fiscale, scegliendo uno dei modelli proposti dal Gestore dei servizi energetici (Gse) che partecipano alle sperimentazioni dell’Arera fino alla fine del 2023, si può godere anche della ricarica a costi ridotti. Sarà sufficiente presentare una domanda per ottenre l’incremento gratuito della potenza da 3,5 a 6 kW per le ricariche effettuate durante la notte e i giorni festivi. I modelli di colonnine che abilitano questa agevolazione sono elencati nella delibera Arera 541 del 15 dicembre 2020, si tratta di stazioni di ricarica intelligente capaci di regolare la potenza di ricarica a seconda di quella disponibile.
I costi e la domanda
Repubblica.it ha fatto qualche calcolo stabilendo che i prezzi variano dagli 800 ai 1.800 euro con un valore medio di circa 1.330 euro. Accedendo al bonus che riconosce un rimborso pari alll’80% del prezzo, il cliente finale è chiamato a un esborso di circa 300 euro, una spesa tutto sommato accessibile.
Per accedere alla sperimentazione occorre presentare una domanda mediante l’area riservata del portale Gse alla quale si accede con lo Spid. Il richiedente deve limitarsi a compilare il formulario apposito, del resto della procedura si farà completamente carico il Gse, sgravando il cittadino dagli impegni burocratici di rito.
I dati del 2021 confermano che la Lombardia è particolarmente sensibile alla questione, tant’è che è titolare di 226 richieste sulle 885 presentate in totale al Gse. Una tendenza che accomuna il Nord del Paese, dal quale sono partite in tutto 534 richieste (circa il 60% del totale).
Con una spesa ragionevole, chi possiede un veicolo elettrico può diventare completamente indipendente per quanto riguarda le ricariche.
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