Benessere Italia (Bes): Giorgetti, impatto positivo grazie a legge bilancio

Trasmessa oggi al Parlamento l’ottava Relazione sul benessere equo e sostenibile (Bes)

Benessere Italia (Bes): Giorgetti, impatto positivo grazie a legge bilancio
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Segnali di miglioramento del benessere dell’Italia, favoriti anche dalla recente legge di bilancio. È ciò che rileva l'ottava edizione della relazione sul Benessere equo e sostenibile (Bes) per il 2025, elaborata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e trasmessa oggi al Parlamento. Il ministro Giancarlo Giorgetti, nella premessa del rapporto, sottolinea che “il quadro complessivo evidenzia l’impatto positivo delle politiche adottate per il 2025 e gli anni a venire.” In particolare, “le misure previste dall’ultima legge di bilancio hanno consolidato gli interventi a favore dei redditi medio-bassi e rafforzato le politiche volte a contenere l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori,in continuità con le linee di azione perseguite dal Governo negli ultimi due anni, puntando a migliorare le condizioni economiche e sociali delle famiglie, a cominciare dal reddito disponibile”.

Tra le misure più rilevanti contenute nella legge di bilancio 2025 che contribuiscono a migliorare gli indicatori Bes relativi al "Benessere economico", il Ministero indica la riduzione della pressione fiscale, tra cui spicca la revisione strutturale dell’Irpef, con il passaggio da quattro a tre scaglioni e il riordino delle detrazioni con limitazioni previste per i contribuenti ad alto reddito. Importanti anche le misure per la riduzione strutturale del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi e l’estensione a partire da quest’anno ai redditi fino a 40.000 euro

La relazione evidenzia anche che un aumento del 4,7% del reddito disponibile lordo pro capite nominale nel 2023, che ha raggiunto i 27.154 euro, confermando un trend positivo iniziato nel 2021, dopo l’interruzione dovuta alla pandemia. Segnali positivi arrivano anche dal mercato del lavoro, con una riduzione del tasso di mancata partecipazione, in particolare tra le donne, contribuendo a ridurre il divario di genere.

“Importante – si legge nella relazione - anche il contributo delle politiche per la famiglia e per il sostegno alla natalità e delle misure a favore delle persone con disabilità con effetti positivi anche sugli indicatori relativi alla “Salute”, nonché gli interventi per il pubblico impiego e le pensioni che incidono anche sugli indicatori “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita”.

Tra le politiche più significative per le famiglie, il Mef menziona quelle rivolte a sostenere la natalità, tra cui il bonus per ogni nuovo nato nei nuclei familiari con un valore di Isee non superiore a 40.000 euro. Sull’indice di povertà assoluta, invece, vengono indicate le politiche di welfare dirette agli individui più fragili, quali l’incremento del fondo per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte di soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro e il Piano Casa Italia, per la parte destinata all’edilizia pubblica o sociale.

Secondo le proiezioni contenute nel Bes, “lo scenario per il 2024-2027 conferma una tendenza favorevole in tutti gli indicatori per cui è possibile fare le previsioni, con un miglioramento sostanziale per alcuni di essi.

– si legge - In particolare, oltre all’evoluzione positiva del reddito disponibile aggiustato in termini nominali e, in misura minore, anche in termini reali, si prevede una sostanziale stabilizzazione della disuguaglianza e della povertà assoluta”.

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