Saranno 100 euro in più in busta paga, stiamo parlando del Bonus Befana 2025. La misura verrà erogata il prossimo anno per evitare di gravare sui conti del 2024, nonostante costi solo 100 milioni di euro. Le disposizioni in merito all'agevolazione sono previste nel decreto legislativo di attuazione della delega sulla riforma del fisco il quale è stato approvato martedì scorso dal Consiglio dei ministri. Ecco come funziona e perché si chiama in questo modo.
Il bonus
Il bonus in questione, secondo le stime del governo, verrà erogato a circa un milione di famiglie. La misura verrà percepita dai nuclei familiari monoreddito con coniuge e almeno un figlio a carico e quelle monogenitoriali, sempre con almeno un figlio a carico. Inoltre potranno percepire la misura tutte le famiglie con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro lordi nel 2024, vengono, però, escluse quelle con un reddito sotto la cifra di 8.500 euro. Il bonus verrà versato ai lavoratori dipendenti sulla mensilità di gennaio dal datore di lavoro che verrà considerato sostituto d’imposta. Ricordiamo che l’obiettivo dell’esecutivo è quello di detassare le tredicesime.
Quanto si percepirà in busta paga
Come abbiamo detto il bonus ammonta a 100 euro lordi, ma come verrà tassato? La cifra sarà sottoposta all’imposizione Irpef, che ammonta al 23%, per quanto riguarda i redditi tra 15mila e 28mila euro. Gli italiani, quindi, incasseranno 77 euro in termini netti. Sotto i 15mila euro, invece, quindi nel regime di no tax area, la cifra netta rimarrà a 100 euro. L’importo varierà anche in base al periodo di lavoro, questo significa che se un soggetto è stato assunto a metà del 2024, percepirà il 50% della cifra. Il “Bonus befana” è chiamato così proprio in riferimento al periodo di erogazione, infatti, come anticipato, sarà erogato con la busta paga di gennaio 2025.
Le modalità di erogazione e le altre misure
La misura non verrà erogata in automatico. Attualmente non è ancora stata indicata la procedura per ricevere l’agevolazione ma sarà necessario inoltrare una richiesta specifica dimostrando di essere in possesso dei requisiti di reddito e familiari. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, dovrà calcolare il netto da versare nella busta paga di gennaio. Inoltre il medesimo sostituto d’imposta avrà la possibilità di recuperare la cifre indebitamente corrisposte rispetto ai redditi complessivi 2024. Ci sono anche dei nuovi incentivi all’occupazione.
Il decreto legge di riforma dei fondi europei di coesione ha previsto l’approvazione di sgravi per le imprese che assumo donne, giovani e coloro che si trovano nella ZES, la Zona economica speciale del Sud. Al fine di finanziare queste misure verranno utilizzati i fondi Ue messi a disposizione per il Programma giovani donne e lavoro, il quale ammonta a circa 5 miliardi di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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