I punti chiave
Mentre lievitano i prezzi di alberghi e aerei, i salari rimangono invariati e così tantissimi lavoratori saranno costretti a rinunciare alle vacanze estive a causa del rincaro sempre più importante. All’interno dell’Unione Europea sono 14 i paesi su 27 stati membri dove il budget richiesto per l'un po' di relax estivo supera una mensilità di salario minimo. L’Italia, dopo Romania e Grecia, si posiziona tra i primi paesi che hanno un maggior numero di lavoratori impossibilitati a permettersi le ferie. Inoltre sempre più famiglie chiedono prestiti per pagare il momento di pausa, la percentuale è aumentata dell’83,3% rispetto a tre mesi fa. I dati dell’osservatorio presiti di Prestitionline.it descrivono uno scenario critico per il portafoglio dei vacanzieri.
Il caro vacanze
Diverse famiglie hanno chiesto un prestito per andare in vacanza, i numeri sono cresciuti notevolmente nell’ultimo periodo. Infatti nel 2022 si è verificato un aumento del 26%, già lo scorso anno c’era stato un incremento, decisamente notevole, del 302%. Inoltre diversi cittadini hanno richiesto finanziamenti per coprire alcune spese, tra queste ci sono anche i viaggi estivi. A fine giugno erano il 42,7% delle persone ad aver chiesto liquidita agli istituti di credito, questa cifra era calcolata al 41,6% lo scorso anno.
Chi rinuncerà alla pausa estiva
L’alternativa al prestito è rinunciare completamente alla possibilità di rilassarsi qualche giorno, a questo proposito un italiano su tre non farà le vacanze estive. Complessivamente sono sei milioni i cittadini che sono attualmente in questa situazione. La cifra, come affermano le stime della Ces (Confederazione europea dei sindacati) sale a 38 milioni se si estende il dato al territorio europeo. Il 19,5% dei cittadini dell’eurozona non potrà sostenere economicamente una settimana fuori casa.
I prezzi
I pacchetti vacanza sono particolarmente cari. Le soluzioni più convenienti nel periodo tra gennaio e maggio sono cresciute in termini di costi del 12,4% in tutta l’Unione Europea, nel 2022 questo dato era all’11,5%. Questo è l’aumento più importante dal 1996. Il problema in Italia si riscontra per il 30,75% a causa dei salari particolarmente bassi ma prima del Belpaese troviamo la Romania in cui la percentuale di lavoratori che non possono permettersi le vacanze è del 43%, in Grecia è del 37% e in Ungheria è del 34%. Mediamente un pacchetto vacanze italiano costa 1.319 euro. Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, ha commentato i dati in questo modo: “Questa percentuale è ben oltre il doppio di quella che si registra in Francia e in Germania, dove solo il 13% dei lavoratori non può godersi un periodo di ferie estive. Evidentemente, parliamo di persone che hanno, sì, un posto di lavoro, ma salari non adeguati o addirittura poveri – prosegue Bombardieri - Nel nostro Paese c'è una questione salariale in tantissimi settori, a cominciare, peraltro, proprio da quello del turismo, dove si stanno registrando considerevoli profitti, mentre restano al palo i rinnovi di molti contratti collettivi”.
I costi medi
Lo studio Ces afferma che in Europa mediamente il costo di un pacchetto turistico della durata di quattro o più notti è di circa 1.474 euro.
In Romania i prezzi sono molto più bassi, infatti la media è di 498 euro mentre la Danimarca è tra le più care con 3.932 euro. In Italia nel 2023 il costo delle vacanze è aumentato del 14,1%, nel 2004 l’incremento era del 10%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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