Caro voli, l'emendamento del governo cambia tutto: più poteri all'Antitrust

L'Autorità Garante per la concorrenza potrà intervenire per tenere sotto controllo gli algoritmi e le tariffe gonfiate

Caro voli, l'emendamento del governo cambia tutto: più poteri all'Antitrust
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La norma varata lo scorso agosto dal Consiglio dei ministri con l'obiettivo di contrastare il caro voli cambia forma: il governo ha infatti presentato un emendamento al decreto asset, in discussione al Senato, sulla base del quale si rafforzano i poteri dell'Antitrust.

Tale emendamento sostituisce in modo integrale il primo articolo, e prevede l'eliminazione del "riferimento al prezzo massimo", vale a dire il 200% del costo medio, affidando "nuovi e più ampi poteri all'Autorità Garante per la concorrenza" nel monitoraggio degli elementi che concorrono alla formazione del costo dei biglietti (i cosiddetti algoritmi in primis). L'Authority avrà facoltà di sanzionare pesantemente le compagnie aeree qualora accertasse che gli algoritmi sono utilizzati per "intese restrittive della libertà di concorrenza" o "abuso di posizione dominante".

Coi nuovi poteri a sua disposizione, l'Antitrust potrà quindi intervenire in casi di abusi connessi all'incremento delle tariffe sulle rotte dove non è prevista continuità territoriale, in situazioni emergenziali o catastrofali e quando il prezzo medio dei biglietti supera il 200%. "Ai fini dell'avvio del procedimento", spiega l'emendamento, "l'Autorità può tener conto della circostanza che le condotte di cui al comma 1 sono: praticate su rotte nazionali di collegamento con le isole; durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conducono a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, nell'ultima settimana antecedente il volo, superiore alla tariffa media del volo di oltre il 200 percento".

Altro aspetto importante è la possibilità dell'Authority di intevenire anche mediante un'istruttoria sulla modalità di profilazione dei clienti attraverso gli algoritmi per determinare una tariffa. Per quanto concerne le rotte praticate su tratte nazionali di collegamento con le Isole durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità oppure in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale "è vietato l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporta un pregiudizio al comportamento economico dell'utente". L'Antitrust, dopo un'indagine conoscitiva, avrà la facoltà di imporre, nel caso in cui emergano fattori distorsivi nel mercato dei voli, "misure strutturali o comportamentali che elimino tale distorsione".

Sempre secondo quanto previsto dall'emendamento, verranno concessi nuovi poteri all'Autorità di regolazione dei Trasporti per verificare la "trasparenza e la conoscibilità dei criteri utilizzati dagli aeroporti per la concessione di sussidi allo sviluppo di rotte".

Le parole del ministro Urso

Intervenuto sulla questione a margine di un evento di Confartigianato, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha parlato dell'intenzio di "presentare un emendamento che superi l'ostacolo che, secondo alcune interpretazioni ci potrebbe essere stato, in merito al tetto del 200% delle tariffe aeree, con tre misure che raggiungono lo stesso obiettivo conferendo specifici e maggiori poteri all'Autorità per la concorrenza e il mercato e all'Autorità dei trasporti".

Non ci sarà dunque un tetto, ha spiegato il ministro, ma resterà "il riferimento al +200%, come elemento, insieme ad altri, indicativo affinché autorità Antitrust, eventualmente lo ritenga, possa attivarsi". L'intenzione resta quella di contrastare ogni eventuale distorsione di mercato, partendo dall'algoritmo che potrebbe portare a fenomeni distorsivi del mercato.

"Il nostro obiettivo è la massima trasparenza e il contrasto ad ogni distorsione del mercato cosa che possono fare in maniera più compiuta e più efficace le autorità preposte", ha aggiunto Urso, "in più abbiamo reso più trasparente l'attività che si svolge nel settore aereo per consentire a qualunque operatore di conoscere le condizioni di mercato nel nostro Paese, i sussidi e gli incentivi dati dai singoli aeroporti e per far conoscere all'utente come si forma il prezzo finale. Questa trasparenzaè la garanzia di un vero e sano mercato".

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